Appelli per Dario Fo

PERCHE' SIAMO A FIANCO DI DARIO FO

perché è stato al nostro fianco contro la strategia della tensione
che ha insanguinato il paese iniziando da Milano il 12 dicembre 1969

perché è stato al nostro fianco nelle lotte operaie degli anni ’70-80 portando la sua generosa solidarietà nelle fabbriche occupate e alle lotte per il lavoro

perché è al nostro fianco contro tutte le forme di razzismo:
della pelle, della religione, del sesso, dei sani contro i disabili

perché è al nostro fianco contro la guerra militare e contro la guerra
di civiltà, per una Europa dei diritti per tutti e non dei privilegi per pochi

perché è al nostro fianco contro le condizioni inumane delle carceri,
luogo di abbrutimento e non di reinserimento nella società

perché è al nostro fianco contro una cultura impoverita e un’informazione che deforma, contro la mercificazione dei saperi, per una scuola e una cultura per tutti

perché è al nostro fianco contro una gestione scellerata del territorio e dell’ambiente, per una città respirabile, restituita ai bambini e agli anziani

perché è al nostro fianco contro la privatizzazione dei servizi pubblici, per la difesa e la inalienabilità dei beni comuni - aria, acqua, terra, per consumi equi e solidali

perché è al nostro fianco per una città senza centro e periferie,
senza ghetti per emarginati dal benessere e senza centri di reclusione per migranti

perché è al nostro fianco contro la precarietà del lavoro e della vita
che scaccia i giovani dalla nostra città, per offrire loro sicurezza sociale
(dalla formazione alla casa) e speranza nel futuro

perché è al nostro fianco per costruire una prospettiva di unità della
sinistra che si riconosce in questi obiettivi e in questi valori

Silvano Agosti, regista; Mario Agostinelli , Capogruppo Prc in Regione
Alessandro Amadori, esperto di comunicazione; Luigi Allegri, docente;
Marco Baliani, attore Intervista; Stefano Benni, scrittore; Ferruccio Bertini, docente; Rossana Bettinelli, Vicepresidente Italia Nostra; Stefano Bini, architetto; Claudio Bisio, attore; Paolo Bolognesi, presidente Ass. familiari vittime della strage di Bologna; Achille Bonito Oliva, critico; Bruno Bosco, economista Intervista; Sergio Brenna, urbanista; Felice Cappa, regista; Paolo Cento Coordinatore Verdi Intervista; Roberto Cerati, Presidente Casa Editrice Einaudi; Nicola Cimmino, lavoratore della Scala; Sergio Cusani, associazione Liberi; Erri De Luca, scrittore; José Luis Del Roio, Forum mondiale delle alternative; Aldo Ferrara, docente Intervista; Paolo Flores d'Arcais, giornalista; Massimilano Fuksas, architetto; Alfredo Galasso, avvocato; Corrado Giannone, esperto di organizzazione Intervista;
Peter Gomez, scrittore; Beppe Grillo, autore; Sabina Guzzanti, autrice attrice; Franco Laera, produttore; Oreste Lionello, attore; Ken Livingstone, sindaco di Londra Intervista; Daniele Luttazzi, autore attore; Curzio Maltese, giornalista; Ferruccio Marotti, Dip. Arte e Scienze dello Spettacolo - La Sapienza, Roma; Predag Matvejevic, scrittore; Gianni Minà, giornalista;
Federica Morrone, scrittrice; Giuseppe Natale, Comitato città metropolitana Intervista; Maurizio Pallante, esperto di risparmio energetico Intervista; Pancho e Maria Pardi, docenti Intervista; Fabio Parenti, operatore sociale; Massimo Pillera, giornalista; Francesco Piscopo, avvocato; Simona Pognant, Sindaco di Borgone (Valsusa) Giorgio Riolo, presidente Associazione culturale Punto Rosso; Margherita Rubino, docente; Mauro Russo , Sindaco di Chianocco (Valsusa); José Saramago, Premio Nobel per la Letteratura; Paola e Donato Sartori, Museo delle maschere; René Scheu, giornalista; Oliviero Toscani, fotografo Intervista; Germano Trovato, tranviere; Bruno Zanardi, docente.
Amici di Beppe Grillo; Associazione culturale FareAnima; Associazione culturale Punto Rosso; Associazione Liberi; Associazione mamme antifasciste del Leoncavallo; Lavoratori autorganizzati del teatro alla scala; Miracolo a Milano; Partito della Rifondazione Comunista; Radicali di sinistra; Scuola di clown di Milano; Verdi per Fo.

Il Cantiere per il bene comune: Achille Occhetto, Giulietto Chiesa, Antonello Falomi, Diego Novelli, Elio Veltri

Sindacalisti CGIL di Milano: Giancarlo Albori, Gianfranco Besenzoni, Francesco Elia, Massimo Franzitelli, Vincenzo Greco, Antonio Lareno, Corrado Mandreoli, Nicola Nicolosi, Giorgio Ortolani, Sandro Paolillo, Terenzio Panizzo, Ernesto Regina, Roberto Ripamonti, Sonia Scauzillo, Mirella Signorino, Cristina Tajani, Mirella Baneggi


Sostegno dei lavoratori del Pubblico Impiego per la candidatura alla carica di sindaco di Milano del Premio Nobel Dario Fo

Il prossimo 29 gennaio 2006 l’elettorato di centro sinistra, attraverso le consultazioni primarie, deciderà quale tra i diversi competitori scesi in campo, sfiderà il candidato del centro destra nella corsa alla successione per la carica di sindaco della città di Milano.
Pur nutrendo stima nei confronti di tutti coloro che, in veste di candidati sindaco per la coalizione di centro sinistra, hanno deciso di mettersi in gioco al fine di sconfiggere coloro che, per nove interminabili anni, si sono distinti nel mal governo della nostra città, noi intendiamo esprimere pubblicamente la nostra preferenza in favore del Premio Nobel Dario Fo.
Siamo convinti che egli rappresenti al meglio la volontà di tutti quei milanesi che, come noi, intendono chiudere per sempre la stagione dei “sindaci amministratori di condominio”, dei fautori della “Tolleranza Zero”, che forti con deboli e poveri ma servili e deboli con i poteri forti, hanno trasformato Milano in una città provinciale, oscurantista, povera, escludente, trafficata, inquinata, brutta ed incapace di sognare.
Dario Fo non è un uomo d’apparato, non è l’espressione diretta dei partiti, è sempre stato attento alle questioni politiche e sociali, da decenni è in prima fila con i lavoratori, gli studenti, i poveri, i migranti, contro le intolleranze, le ingiustizie, l’inquinamento, l’insabbiamento delle stragi fasciste.
Milano deve tornare ad essere una città solidale, accogliente ed includente, deve dare voce ad un blocco sociale - di cui i dipendenti pubblici fanno parte integrante - che vuole rappresentarsi, partecipare, lottare per condizioni lavorative, salariali, sociali migliori. A Milano occorre un sindaco di alta statura morale, culturale, etica, sociale, e Dario Fo incarna tutte queste qualità.
Gli estensori di questo appello, tutti dipendenti pubblici, sono certi che nella battaglia contro le privatizzazioni selvagge dei beni pubblici, contro le esternalizzazioni dei lavoratori e dei servizi ai privati, contro la negazione dei diritti di rappresentanza sindacale, di assemblea, di sciopero, contro tutte le forme di precariato, contro appalti truccati e consulenze esterne milionarie, nella lotta per l’ottenimento di salari decenti e certi e dignitose condizioni di lavoro, nell’impegno di garantire servizi pubblici sempre migliori ai cittadini, troveranno in Dario Fo sempre un interlocutore aperto, sensibile e attento…

Milano, 27 gennaio 2006
Primi firmatari:

Antonio Barbato - Piergiuseppe Bettenzoli - Arnaldo Monga - Mariangela Saggese - Vito Summa - Seguono firme