Per restituire ai cittadini le scelte sulla città e l’etica alla politica

La crisi nel rapporto tra istituzioni e cittadini, tra partiti e società ha allontanato persone, risorse, competenze dalla politica, impoverendo e indebolendo la nostra democrazia.
Eppure in questi anni comitati e associazioni hanno costruito un tessuto di soggetti organizzati sul territorio in rappresentanza di interessi specifici e per la difesa di interessi più generali legati ai beni comuni, esprimendo in questo modo una volontà di partecipazione che è il fondamento per superare la crisi di rapporto tra istituzioni e cittadini e per rinnovare forme e contenuti della politica.
Per rendere possibile questo rinnovamento è necessario raccogliere queste risorse, metterle in rete, interagire con loro e dare vita a reali strumenti di partecipazione che rendano la loro azione concreta ed efficace.

Le nostre proposte per un’amministrazione partecipata e a favore dell’interesse collettivo:

- attivare nel nuovo statuto comunale la pratica del “bilancio partecipato” cioè l’assegnazione in sede di definizione del bilancio comunale di quote destinate a realizzare interventi stabiliti da rappresentanze di cittadini (comitati di quartiere, di zona, associazioni,…);
- istituire un “luogo comune” nel quale i cittadini svolgono compiti di ricerca, elaborazione, definizione di progetti per la città e verifica della loro realizzazione, spazio del quale sia riconosciuta la funzione istituzionale di collegamento tra l’amministrazione - centrale e decentrata nelle zone amministrative / future municipalità) - e la cittadinanza;
- promuovere la creazione di organismi di vigilanza dei cittadini sulla gestione di beni e servizi comuni (acquedotto, elettricità, trasporti pubblici, ospedali, …)
- semplificare le procedure di ricorso al referendum - sia propositivo che abrogativo - considerato strumento di partecipazione dei cittadini a scelte sui grandi temi che li riguardano.


Presentazione della lista

Venerdì 5 maggio alle ore 12 presso il vivaio delle sorelle Riva in via Arena di fronte al civico numero 5 Dario Fo presenta la lista UNITI CON DARIO FO PER MILANO. Saranno presenti i candidati.

La lista fa parte delle forze politiche dell’Unione di Milano che sostengono la candidatura a sindaco di Bruno Ferrante.

Nell’occasione saranno illustrate ragioni e composizione delle candidature che hanno dato corpo alla scelta di presentarsi alle elezioni amministrative dopo l’esperienza delle elezioni primarie per la scelta del candidato sindaco.


Laurea fresca aulentissima

"Ho aspettato più di Eduardo. Lui aveva 79 anni, io ne ho 80". È questo il primo commento a caldo di Dario Fo dopo aver ricevuto, all'università "La Sapienza" di Roma, la laurea honoris causa in Arti e scienze dello spettacolo. "Ricevere la laurea qui alla Sapienza - ha spiegato al suo ingresso in tocco e toga accademica - mi riempie poi di un orgoglio particolare, visto che per tre anni ho insegnato qui arte teatrale".

Il riconoscimento è stato conferito il giorno del settecentotreesimo anniversario dalla fondazione dell'Ateneo. Dario Fo "nella sua ampia produzione teatrale - si legge nella motivazione - ha dato vita a una graffiante visione satirica dei problemi della società contemporanea, reinventando per l'uomo di oggi la figura del giullare come fustigatore dei costumi e sopportando perciò assai spesso l'ostracismo delle istituzioni italiane". leggi l'intero articolo su www.Repubblica.it


Proposta dell'Italia dei Valori: Franca Rame Presidente della Repubblica

dal sito di Antonio Di Pietro:

L’Italia dei Valori proporrà e voterà una donna per la più alta carica dello Stato. Una persona che è sempre stata fuori dai giochi politici. La sua candidatura è un segnale di cambiamento in un Paese in cui le donne sono sempre state discriminate in politica, come si può facilmente riscontrare dal loro numero esiguo in Parlamento. In Italia nessuna donna e nessuna persona estranea alla politica è mai stata presidente del Consiglio o della Repubblica. Franca Rame ha entrambe queste caratteristiche, unite all’impegno sociale e all’onestà intellettuale.

La politica va cambiata a partire dalle persone che la rappresentano iniziando da una maggiore presenza femminile alla Camera, al Senato e nelle varie cariche amministrative.
Inoltre, per un reale rinnovamento, si dovranno sostituire nel tempo i politici di professione che frequentano da decenni le aule parlamentari con cittadini “prestati alla politica”, con persone provenienti dal mondo reale di cui conoscono i problemi. Su questo punto in particolare presenterò una proposta di legge per limitare a due le possibili elezioni di un candidato.

Franca Rame presidente della Repubblica, un sogno per cambiare l’Italia.