2013

No ad un burattino al Quirinale

dario fo e franca rame

NO, NOI NON CI STIAMO

Come dice Dante: da noi cresce il mal seme d’Adamo. E chi son questi? Coloro che in questo preciso istante si trovano in combutta per distruggere ogni chiara lealtà e con giochi infami s’apprestano a governare truccando leggi e giustizia in orrendo mercato.
L’incontro è già avvenuto, di nascosto hanno patteggiato. Sull’alto colle, hanno contrattato: lassù porranno un loro burattino facile da gestire. I loro solidali stanno frementi pronti ad applaudire, e il popolo che ha votato questi al governo perché sterzassero verso un profondo innovamento, muto resta?
No, noi non ci stiamo, è tempo di urlare tutta la nostra rabbia e lo sdegno.
Attenti, quel che sta succedendo, se non spezziamo questo indegno intrallazzo, cambierà tristemente la storia per un lungo avvenire. Vogliamo lasciarci seppellire dentro il vuoto del nulla?
No, noi non ci stiamo, cominciamo, qualcosa lo dobbiamo inventare. Mettiamo in campo tutta la nostra disperazione, una soluzione la dobbiamo trovare, altrimenti non possiamo poi lamentarci dando colpa alla casualità.
Nella storia dei popoli, nulla è casuale: ogni caduta ed ogni levata stanno nelle mani di noi che ancora liberi viviamo.
No, noi non ci stiamo.

Franca Rame e Dario Fo

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Dario Fo contro la parata del 2 giugno: “L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro non sulle armi”

parata due giugno

"Ho firmato la petizione contro la parata militare del 2 giugno a Roma per la festa della Repubblica, e spero che lo facciano tutti".

Il premio Nobel Dario Fo in campo per l'abolizione "si spera per sempre" della sfilata annuale delle Forze armate ai Fori Imperiali in occasione della festa del 2 giugno, "che festa non è. Il transito marziale di donne e uomini in divisa -dice Fo- e generali che stanno sulle transenne non fa mai pensare a una festa ma alla preparazione di una guerra".

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Dario Fo: Era già malato ma mi regalò la sua voce

gaber, jannacci e fo

«Ho nel cuore l'ultima emozione che Enzo mi ha regalato - dice Dario Fo commosso - fu l'anno scorso, venne a cantare alla mia mostra a Palazzo Reale, a Milano. Era uscito apposta dall'ospedale, un gesto di generosità. Cantò El purtava i scarp del tennis con una passione che mi parve una resurrezione del suo corpo e della sua voce. Lo fece per me.
Grazie Enzo
».

Sconvolto, toccato nel cuore, Fo si scusa: da Gubbio, ospite del figlio Jacopo con Franca Rame, non ce la fa a parlare. Ha sentito al telefono Paolo, il figlio di Enzo, ma chiede di essere lasciato tranquillo. «Sono disperato. È come fosse morto uno di casa. Quando mi hanno dato la notizia non mi sarei più alzato dal letto, l'ho fatto per reagire, per Enzo, perché non sto nemmeno bene». Proprio per motivi di salute il Nobel e Franca Rame quasi certamente non saranno presenti ai funerali dell'amico fraterno.

fonte: repubblica.it


Niente comici e froci al Governo

dario fo

Dialogo fra Dario Fo e Giuseppina Manin. Anticipazione del libro che uscirà tra qualche settimana. “NIENTE COMICI E FROCI AL GOVERNO”.

Il giorno 2 aprile 2013 arriva al Tribunale di Palermo una lettera di minaccia rivolta al PM Di Matteo tanto esplicita che la Questura si preoccupa subito di raddoppiare la scorta e le difese a protezione dei giudici del capoluogo di Sicilia cercando di bloccare i mafiosi che, con quell’avvisata, vogliono mettere l’accento sulla crisi politica e condizionarne gli esiti. 
Ci risiamo con il clima di stragi o è soltanto una minaccia generica?

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