Mostre 2016

In Romagna e in Veneto che belle mostre ti Fo

A Cesenatico, suo rifugio creativo, il Premio Nobel Dario Fo rilegge e interpreta Charles Darwin: ce la presenta un insegnante-antropologo. Ad Altino, culla di Venezia, trenta grandi tele vi faranno viaggiare dalla laguna alla scoperta dell’America

INCONTRI AD ARTE

testo di Ferdinando Cavaliere* per Giannella Channel

C'è ancora tempo per visitare una importante mostra dal titolo: “Darwin. L’universo impossibile narrato da Dario Fo con dipinti e pupazzi” a Cesenatico, nel Palazzo del Turismo di via Roma 114 intitolato all’ambasciatore del turismo romagnolo Primo Grassi (scomparso tre anni fa di questi giorni: vedi testo a seguire, Ndr). Si tratta di dipinti, opere grafiche, bassorilievi e sculture/pupazzi, creati da Dario Fo, supportato dal suo staff, accompagnati da testi in relazione con la sua pubblicazione “Darwin. Ma siamo scimmie da parte di madre o di padre?” (in arrivo nelle librerie dall’editore Chiarelettere), o tratti direttamente dalle opere del grande naturalista inglese.

Quale motivazione ha spinto un Nobel per la Letteratura a occuparsi di questo scienziato? Queste le sue parole: “Ho voluto raccontare la storia delle scoperte che il più grande scienziato ha assicurato al mondo intero. Perché? Perché siamo ignoranti. Siamo in troppi a non sapere da dove veniamo e perché. Troppi hanno contrastato le teorie darwiniane per motivi religiosi, e tuttora ciò avviene. Darwin fa ancora andar fuori dai gangheri chi non crede nella scienza e si rifugia nell’oscurantismo”.

Si potrebbe superficialmente obiettare: chi nutre forti dubbi sul valore conoscitivo della teoria darwiniana, magari per l’adesione a orientamenti di pensiero alternativi alla scienza ”ufficiale”, difficilmente troverà argomentazioni stringenti per ricredersi, all’interno della mostra, in quanto Dario Fo non è uno scienziato, né uno storico, né un filosofo; d’altro canto, chi invece è correttamente informato su tale teoria sa che essa è talmente fondata e corroborata dalle osservazioni naturali e sperimentali, da appartenere senza alcun dubbio al patrimonio scientifico dell’umanità; costui non necessita di orpelli estetici per approfondire le sue conoscenze.

 

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Dal 24 luglio al 30 settembre: Le opere di Dario Fo in mostra a Quarto d'Altino - Venezia

 

Valorizzare Altino e il suo patrimonio storico-archeologico, portando il premio Nobel Dario Fo e le sue opere nella sede museale tra fine luglio e settembre: è questo l’obiettivo del progetto sviluppato dal Comune di Quarto d’Altino in partenariato con il Polo Museale del Veneto – Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Altino, il patrocinio dei Comuni di Roncade, Casale sul Sile, Marcon e Mogliano Veneto e grazie alla collaborazione di tante realtà del mondo dell’associazionismo e produttive del territorio.

 

Il Progetto ha preso avvio lunedì 18 luglio, con un corso di pittura di una settimana, tenuto, a titolo gratuito, dal Maestro Enrico Berico, che si svolgerà presso Villa Marignana Benetton a Mogliano Veneto: destinatari sono sedici giovani artisti del territorio veneziano e trevigiano, di età compresa tra i 14 e i 30 anni, che saranno guidati ad apprendere le tecniche pittoriche di Dario Fo sui bozzetti realizzati per il Johan Padan, spettacolo teatrale scritto dallo stesso Fo. Al termine del corso, le tele realizzate dai giovani artisti verranno trasferite presso il Museo di Altino, dove verranno completate e firmate da Dario Fo, per essere poi esposte presso le sale della sede museale dal 24 luglio al 30 settembre; all’inaugurazione della mostra sarà presente lo stesso Fo. Il ricavato dalle offerte libere per visitare la mostra e dalla vendita dei gadgets sarà donato al Comitato Il Nobel per i disabili Onlus, organizzazione non lucrativa di utilità sociale fondata da Dario Fo, Franca Rame e Jacopo Fo a sostegno delle persone affette da disabilità fisiche o mentali.

Al termine del corso di pittura, il 23 luglio, nella piazza S. Eliodoro di Altino, l'attore Mario Pirovano interpreterà il Johan Padan.
 

Le opere di Dario Fo dal 27 maggio al 14 giugno 2016 in mostra a Roma

 

 

mostra roma dario fo

 

"Ho iniziato a dipingere da bambino. Mia madre, che conosceva la passione che avevo per la pittura, quando non voleva che andassi in giro a far ragazzate con i compagni che come me sentivano il “richiamo della foresta”, stendeva sul tavolo di cucina una mazzetta di fogli bianchi, rovesciava una quantità di pastelli e matite colorate e, invitandomi all’orgia diceva: “Vai, bel testòn, spatègame una frappàta de belle figure!” E io, via che mi buttavo a spantegàre colori sul foglio bianco, a rincorrere, con giravolte di righe, immagini che montavano una dietro l’altra come se le avessi stampate a memoria. Man mano che entravo nel gioco degli incastri e stendevo spazi, piani di colori, mi prendeva uno sballo d’incanto. ..."

 

 

La mostra sarà aperta al pubblico dal 27 maggio al 14 giugno e visitabile tutti i giorni, esclusi i festivi, dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 19.30

Le opere, ospitate negli spazi della galleria Monogramma al 102 di Via Margutta a Roma, sono una selezione dei numerosi dipinti realizzati da Dario Fo tra il 2011 e il 2014 e che sono stati utilizzati come copertine e illustrazioni dei suoi libri o per le scenografie degli ultimi spettacoli teatrali.

 

Per maggiori informazioni tel. +39 06 32650297  

Ufficio Stampa Monogramma:

Gianluca Morabito +39 348 0537611

www.monogramma.it

 

 


Razza di Zingaro diventa una mostra: le opere di Dario Fo esposte al MiArt Gallery a Milano

 

Dal 13 maggio al 12 giugno Mi Art Gallery ospita la mostra "Razza di zingaro" del premio Nobel Dario Fo, che porta lo stesso titolo del volume edito da Chiarelettere, in cui il premio Nobel ricostruisce la vera storia di Johann Trollman, un pugile sinti della Germania nazista.

Circa una quarantina le opere esposte, tutte ispirate al libro “Razza di zingaro”. Testo nel quale Fo racconta la storia del pugile sinti Johann Trollmann, dal talento eccezionale, la cui vita professionale e privata viene stroncata dal nazismo.

La necessità di proseguire in un percorso culturale che preservi la memoria, rende questa mostra attuale e testimonianza preziosa di ciò che non può essere dimenticato, ma anche un modo per rivolgere lo sguardo e “per parlare indirettamente del presente che non vogliamo vedere”.

Il maestro compie attraverso la pittura un atto espressivo che accompagna, segue e precede i suoi scritti, le rappresentazioni e le centinaia di commedie firmate Fo e Rame.

Tra le opere esposte negli spazi di Miart Gallery, una fra tutte esprime il dolore universale delle separazioni violente “Ultimo dialogo fra Olga e Rukeli: se vuoi salvare la vita tua e del nostro bambino divorzia da me”: attraverso un segno deciso e delicato al tempo stesso, il maestro ferma sulla tela un abbraccio disperato e impotente.

Al centro delle sue rappresentazioni Dario Fo descrive l’uomo impegnato nelle sfide della vita, i figuranti danzano, si rincorrono e si confrontano su un ring regolato da rispetto e lealtà.

Come in una rappresentazione teatrale, i quadri di Fo mostrano gli scenari, i ritratti, i movimenti dei personaggi che animano il racconto scritto, nato da un'inchiesta di Paolo Cagna Ninchi. "Il libro è stato realizzato dopo un'inchiesta condotta da un mio amico e - ha ricordato Fo - mi sono messo subito di buzzo buono, tanto che gli ho chiesto di tornare in Germania per trovare altre informazioni su questo pugile che ha iniziato giovanissimo a fare boxe senza saperne nulla ed è entrato in una scuola dove ha sconvolto i maestri perché danzava sul ring ed era una novità completa. Tutti quelli della vecchia guardia non ne volevano sapere, ma lui vinceva sempre perché andava oltre le regole". La mostra è visitabile dalle 11 alle 19.

 

 

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DARIO FO RACCONTA LA FANTASTICA STORIA DI MARC CHAGALL A BRESCIA IL 16 GENNAIO 2016

Un eccezionale ed emozionante racconto da non perdere: il 16 gennaio, al Teatro Grande di Brescia, il premio Nobel porta per la prima volta sul palcoscenico la vita del grande pittore russo.

Ho scoperto la pittura di Marc Chagall a Parigi quando, appena dopo la guerra, ci sono arrivato che avevo vent’anni. Anche Chagall ai primi del secolo, per la prima volta, arrivò nella capitale francese a quell’età: aveva vinto una borsa di studio in Russia che gli permetteva di vivere dignitosamente nella cosiddetta capitale dell’arte e di studiare i grandi maestri dell’Impressionismo e di tutti gli altri nuovi movimenti pittorici.

Nel tempo in cui mi trovavo a Parigi ho avuto la fortuna di poter assistere alla più grande mostra di Chagall del dopoguerra. C’erano dipinti come la passeggiata del pittore che tiene per mano la moglie, Bella, così si chiamava, che vola un po’ più in alto nell’aria con un’espressione soddisfatta e un sorriso deliziato.

C’era il ritratto dei due innamorati che si baciano con tenerezza e un nudo della sua compagna davvero splendido che, a quel tempo, avevo riprodotto.

Dario Fo

Fondazione Brescia Musei in collaborazione con Fondazione del Teatro Grande di Brescia, a corollario della mostra MARC CHAGALL – Anni russi 1907-1924, organizzano un evento straordinario che vedrà protagonista il Premio Nobel Dario Fo.

Il 16 gennaio alle 21.00 Dario Fo porta in scena per la prima volta in assoluto il suo personale racconto della vita di Marc Chagall. Dove? A Brescia, nel magnifico Teatro Grande.

Autore ed attore straordinario, Fo propone al pubblico una lezione spettacolo in cui la vita di Marc Chagall e dello stesso Dario Fo, si fondono idealmente sul palcoscenico, pur senza essersi mai toccate nella realtà, in un eccezionale incontro poetico.

Una narrazione nata dalla mostra MARC CHAGALL, Anni russi 1907-1924 che sta emozionando l’Italia intera al Museo Santa Giulia di Brescia, dove il Premio Nobel guida lo spettatore attraverso la vita di Chagall con contributi visivi e testuali in un percorso in diciotto tappe appositamente realizzato per l’occasione.

Un racconto, disponibile fino al 15 febbraio, e possibile grazie a ben 35 opere preziose, tra cui straordinari capolavori e rari dipinti da collezioni private russe.

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Da sabato 19 dicembre sarà possibile acquistare i biglietti per l’imperdibile spettacolo di Dario Fo su Marc Chagall sia presso la biglietteria del Teatro Grande sia online sul sito www.vivaticket.it.