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Seminario "volontari coraggiosi" organizzato dal Nuovo Comitato il Nobel per i Disabili Onlus

Volontari coraggiosi Dall’aiuto alla persona fino alla responsabilità socialeIl Nuovo Comitato Nobel per i Disabili Onlus fondato da Franca Rame, Dario Fo e Jacopo Fo
Organizza dall’11 al 13 aprile 2014 alla Libera Università di Alcatraz un seminario esperienziale dal titolo:

Volontari Coraggiosi
Dall’aiuto alla persona fino alla responsabilità sociale.

Programma (di massima)
Il movimento che non si ferma: Networketico e Comitato Nobel per i Disabili.
Sono un volontario: la relazione di aiuto a partire da noi.
L’ansia del fare: Ascolto attivo e fiducia. I ferri del mestiere.
Collaborazioni e connessioni: Coltivare le relazioni e la cultura del contesto in cui la persona vive. Esperienze e intuizioni.
C’è bisogno di tutti e di tutto: Il rapporto con le Istituzioni e i progetti condivisi, esperienze e intuizioni.
Buone pratiche già in atto. Per non ricominciare sempre da capo.
Come si fa un’associazione: Aspetti amministrativi e contabili.

Costo: 150 euro a persona pensione completa per due giorni.
Sconti e gratuità da definirsi in fase di prenotazione.

Per qualsiasi informazione e per prenotare scrivi a [email protected]


Dario Fo con la CASA DE NIALTRI (Ancona - 4 Febbraio 2014)

 Qualche giorno fa alcuni amici marchigiani mi hanno informato di un avvenimento sconvolgente che sta avendo luogo nella città di Ancona: il sindaco della giunta PD, l’Avvocato Valeria Mancinelli, dopo aver manifestato profonda ostilità verso l’occupazione – totalmente, assolutamente pacifica – di un’ex scuola materna inutilizzata da anni da parte di una sessantina di immigrati e anconetani senza casa, senza lavoro e senza speranza alcuna, sembra ora non più escludere – molte sue parole lo fanno intuire - di ricorrere allo sgombero. Evento che mai vorremmo accadesse.
 In questi giorni mi sono documentato ampiamente su questo fatto e ho scoperto che lo spazio autogestito è allo stato attuale un ottimo esempio di convivenza fra diverse culture. Asiatici, africani e persone dell’Est Europa, assieme a degli anconetani poveri, al loro arrivo hanno infatti ripulito l’intera struttura dalla sporcizia e dalle siringhe, con l’aiuto dei molti cittadini che hanno portato loro cibo, coperte, vestiario e per ultimo anche una cucina; ad oggi i vari gruppi si sono organizzati con dei turni e sono già stati istituiti dei corsi di italiano che partiranno a breve.
 Ma il sindaco della giunta targata PD, dopo un braccio di ferro ormai lungo, chiede continuamente agli occupanti – ripeto, pacifici - di sgomberare la struttura per assegnarla ad altri scopi, struttura che potrebbe poi finire fra gli immobili messi in vendita dal Comune.
 Questa richiesta pressante, rivolta agli immigrati, ai senza casa e senza lavoro, di sgomberare, da parte dell’Avvocato Mancinelli, ha tutta l’aria di una scelta dura messa in atto nei confronti degli ultimi, dei disperati e di coloro che vengono in Italia a cercare lavoro e una vita migliore.
 
 Dario Fo

 

Per maggiori informazioni sulla CASA DE NIALTRI   www.facebook.com/casadenialtri


Dario Fo recita a Milano: IN FUGA DAL SENATO di Franca Rame

 

 

IN FUGA DAL SENATO di Franca Rame

con

Dario Fo

Maria Chiara Di Marco, Roberta De Stefano, Jacopo Zerbo

Assistente alla regia Fabrizio De Giovanni

Testo a cura di Francesco Emanuele Benatti

Con la collaborazione di Jessica Borroni, Chiara Porro,

Michela Casiere e Luca Vittorio Toffolon

 

Dario Fo torna a teatro con la testimonianza civile e politica di Franca Rame, tratta dal libro ultimato negli ultimi giorni di vita dell’attrice. Una presentazione-spettacolo dedicata al libro In fuga dal Senato (Casa Editrice Chiarelettere, Milano 2013) il prezioso lascito in cui Franca Rame ripercorre l’amara esperienza vissuta in Parlamento tra il 2006 e il 2008, un viaggio della durata di 19 mesi nel luogo che l’attrice definisce “il frigorifero dei sentimenti”, narrato senza mediazioni e con la sensibilità teatrale e comica di chi è stata da sempre sulla scena; un racconto drammatico e al contempo grottesco legato a doppio filo all’impegno civile e politico durato per decenni e mai terminato, nemmeno dopo le sofferte dimissioni.

“Franca ha detto e ripetuto, nei suoi scritti e negli interventi sia in teatro che in dibattiti pubblici, che noi stiamo vivendo in una società il cui programma fondamentale è: disinformare -scrive Dario Fo -. Cioè attraverso la gran parte degli interventi televisivi, radiofonici, giornalistici, arrivare a ubriacare un pubblico a forza di fandonie e notizie scandalistiche ad effetto per giungere a ipnotizzare la gente dentro una caterva di interventi banali, vuoti di ogni valore culturale e soprattutto manipolati, cioè falsi. Perciò Franca ha voluto lasciare questo scritto, frutto di un'esperienza che parte dalla sua giovinezza, dalle lotte sociali, gli interventi contro lo sfruttamento del lavoro spesso mafioso, contro le guerre di conquista camuffate da battaglie per la pace ma tempestate di cadaveri... Fino alla sua ultima esperienza, quella in Senato, e alle sue sofferte dimissioni.”

Lunedì 3 Febbraio alle 20.30 Dario Fo sarà sul palcoscenico del Piccolo Teatro di Milano per raccontare l’esperienza oggi più che mai attuale della sua compagna di vita; una testimonianza dai risvolti comici ricca di nomi, storie e circostanze e portata in scena dal premio Nobel con tre giovani attori: Maria Chiara Di Marco, Roberta De Stefano e Jacopo Zerbo.

Ai presenti verrà distribuito un coupon per l’acquisto del volume a prezzo ridotto nel foyer del teatro.

Perché vederlo? Per ricordare Franca Rame e la sua vita spesa a favore di battaglie civili e sociali e per assistere all’omaggio che Dario Fo dedica alla compagna, con la quale ha condiviso un intenso sodalizio artistico durato una vita.

 

Per informazioni e biglietti: www.piccoloteatro.org

www.itineraria.it | www.archivio.francarame.it


ROMA RICORDA FRANCA RAME: incontro con Dario Fo al Teatro Villa Torlonia

 

Domenica 19 gennaio dalle 10.00 alle 17.30

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti dipsonibili

Manifestazione, promossa dal settore Discipline dello Spettacolo dei tre Atenei romani.

La finalità dell’incontro è quella di ricordare e far conoscere la vita e l’opera di Franca Rame: dall’attività teatrale all’impegno sociale, esplorando uno spaccato della vita italiana, dagli anni sessanta ad oggi.

Saranno presentati filmati, documenti, testimonianze, con il coinvolgimento degli artisti che da anni seguono i corsi teatrali organizzati da Franca Rame e Dario Fo.

Programma della manifestazione:

Mattina

Ore 9.30

Iscrizione studenti

Ore 10.00

Apertura dei lavori e saluti

Ore 10.30-12.00

Fra le carte e i filmati di archivio

Ore 12.00-13.00

Franca Rame si racconta in un’intervista con Eugenio Barba

A colloquio con Carla Tatò: dentro il teatro negli anni Settanta

Ore 13.00-14.00

Libera partecipazione alla proiezione di Sesso? Grazie, tanto per gradire! di Franca Rame

Pomeriggio

Ore 14.00-15.00

Tavola rotonda: L’eco internazionale dell’opera Fo-Rame

Ore 15.00-17.30

Saluti

Testimonianze di una vita fra arte e politica

Dario Fo presenta In fuga dal Senato di Franca Rame

 

Per  maggiori informazioni 060608

 www.casadeiteatri.roma.it

 


Dottorato di Ricerca alla memoria in Musica e spettacolo a Franca Rame

 

Martedì 21 gennaio alle ore 11.00,

presso l’Aula Magna del palazzo del Rettorato,

ci sarà il conferimento del Dottorato di Ricerca alla memoria in Musica e spettacolo a Franca Rame.

 

Il programma prevede:

- Prolusione del Magnifico Rettore Luigi Frati

- Allocuzione del Direttore del Dipartimento di Storia dell’arte e Spettacolo Marina Righetti

- Elogio di Franca Rame a cura del Vicecoordinatore del Dottorato di Musica e spettacolo Silvia Carandini

- Ringraziamenti Dario Fo

Al termine della cerimonia seguirà l’Inaugurazione della Sapienza Digital Library e la presentazione dell’Archivio Fo-Rame con interventi di:

- Tiziana Catarci, Prorettore alle Infrastrutture e le tecnologie

- Maria Guercio, Centro DigiLab

- Giovanni Solimine, Presidente del Sistema Bibliotecario della Sapienza

 

Per iscriversi alla cerimonia occorre registrarsi compilando entro venerdì 17 gennaio il form d'iscrizione (clicca qui)


Addio Arnoldo, gemello diverso, il tuo teatro maestro di vita!

 

immagine arnoldo foà scomparso dario fo ricorda amicizia

 

Arnoldo e io siamo stati grandi amici, Per anni quando ci vedevamo ci prendevamo in giro reciprocamente perchè non so quanta gente ci confondeva. Proprio così: prendeva lui per me e me per Arnoldo, per via del cognome e , forse, per una certa somiglianza.

Io venivo regolarmente interpellato: «Caro Foà, come sta? Che piacere che ci dà quella sua voce meravigliosa». E ad Arnoldo vedendolo serio dicevano: «Fo, certo che uno non si immagina che un attore tanto comico, ironico, sarcastico in palcoscenico sia così serio poi nella vita». Noi ci ridevamo su. Confonderci l'un l'altro per noi era come una burla fatta agli altri. Ecco, oggi ho perso questo gioco che per anni ci ha tanto divertito. E unito.

Ma a parte le risate, Arnoldo Foà è stato un personaggio straordinario. Un attore di grandi capacità e un uomo intelligente, ironico, sempre pronto alla risata. Non so perché non abbiamo mai lavorato assieme. Eppure in passato ci eravamo detti tante volte: «Facciamo qualcosa, Ruzante per esempio», che a lui piaceva molto, gli sarebbe piaciuto recitarlo. Così come mi parlava di autori del Seicento italiano , perché da vero uomo di cultura Arnoldo leggeva molto, conosceva un sacco di cose.

Quello di cui non parlava volentieri erano le persecuzioni razziali che aveva subito con la sua famiglia, in quanto ebreo. Evitava di parlarne. Tendeva sempre a raccontare aneddoti divertenti. Io ci avevo provato tante volte a farmi dire qualcosa, a ripercorrere qualche episodio di quel tragico periodo della sua vita, ma Arnoldo mi interrompeva: «Lasciamo correre, parliamo di oggi che sono vivo grazie a Dio, qualunque Dio sia».

Di Arnoldo ho sempre invidiato la vitalità. Lui ha continuato a recitare fino a due anni fa senza problemi. E tante volte ho pensato alla sua forza, perché non è vero che noi attori siamo presi dalla smania dell'esibizione a tutti i costi e a ogni età. Anche noi, specie se vecchi, ce ne staremmo volentieri in pantofole a casa. Stasera, per esempio, io devo recitare a Padova in un teatro di duemila posti, penserò a Arnoldo che, più vecchio di me di dieci anni, ha recitato fino a non molto tempo fa, oltre i 90 anni. Stanco o no che fosse, sentiva che il teatro era un modo per parlare ancora alle persone.

Perché c'è un'ultima cosa che voglio dire di lui. Quando un uomo come lui che ha vissuto fino a 97 anni, non c'è più, il dolore non è legato alla morte, ma al fatto che con lui se ne va una persona che con tutta la sua storia ha mostrato cosa sia l'attaccamento alla vita: la sua ironia, la sua allegria, la sua sete di cultura, il suo amare le donne anche quando per tutto il resto del mondo devi solo stare all'ospizio... Ecco è questa vitalità che da oggi non c'è più, a mettermi malinconia. Perdere un uomo così pieno di vita è il dolore maggiore.

Articolo di Bandettini e Di Giammarco - Pubblicato su la Repubblica del 12 Gennaio 2014 (Riproduzione riservata)