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[STAMPA] Il Picasso di Dario Fo incanta i forlivesi

dario fo a forlìTutto esaurito al teatro-auditorium forlivese per l'anteprima dello spettacolo dedicato a Pablo Picasso che Fo porterà in scena a Milano in autunno. Centinaia di persone costrette a rimanere fuori. Un successo senza precedenti

"Ma quando invecchieremo?". Mai. C'è solo una risposta possibile alla domanda che Franca Rame rivolge al suo Dario Fo sul palco, pochi secondo dopo la fine dello spettacolo. Mai. Perchè la personalità del premio Nobel sempra essere senza tempo, eterna. Tanto è grande la sua bravura, la capacità di tenere il palcoscenico, di ricordare testi complicati come quello portato in scena in anteprima venerdì sera a Forlì dal titolo "Picasso desnudo".

Dario Fo Immenso al Diego Fabbri

dario fo a forlìdario fo a forlìdario fo a forlì

Un viaggio attraverso l'opera del grandissimo artista spagnolo, con i suoi quadri, le sue opere, le sue storie, i suoi amori infiniti e alcuni aneddoti: il tutto raccontato in due tempi da Dario Fo con la maestria di un gigante del teatro e della letteratura, ma anche con un uomo che pare aver scovato l'elisir della vitalità perenne.

Nonostante gli 86 anni suonati, Fo si muove sul palco con disinvoltura, impressionando per la capacità di interpretazione, con i suoi sguardi irriverenti e le espressioni esilaranti che da sempre lo caratterizzato. Riuscendo quasi a portare, con un ologramma fatto di parole e immagini (alcune foto dei quadri del maestro e altri dipinti eseguiti dallo stesso Fo con i suoi collaboratori), lo stesso Picasso direttamente sul palcoscenico.

Lo spettacolo è stato scritto in occasione della mostra dedicata a Picasso che si svolgerà a Milano in autunno, ma Forlì ha avuto il privilegio di poterlo vedere in anteprima grazie all'impegno della biblioteca "Saffi". Uno sforzo ripagato con un tributo incredibile di affetto da parte del pubblico, che ha gremito il teatro "Diego Fabbri" in ogni posto disponibile a sedere e in piedi. In molti sono stati costretti a rimanere fuori dal teatro. Un trionfo che a Forlì non si vedeva da tempo, per un uomo, un artista e un genio a tutti gli effetti da Premio Nobel.

fonte: forlitoday.it
 


[STAMPA] Anche l'ateo Dario Fo ricorda cardinal Martini: "Uomo di pace giusto"

cardinale martini mortoMilano - Anche l'attore Dario Fo, che ha sempre dichiarato di essere ateo, ha deciso di lasciare il suo ricordo del cardinale Carlo Maria Martini scomparso ieri sottolineando come fosse un uomo di pace giusto, coraggioso e libero. Sono ore di grande dolore quelle che stanno trascorrendo molti cristiani che avevano avuto modo di conoscere e apprezzare il cardinale Carlo Maria Martini scomparso nel pomeriggio di ieri e che soprattutto nei cattolici milanesi aveva lasciato un importante ricordo anche dopo la fine della sua attività pastorale, ma non è solo chi ha una grande fede in Dio ha rimpiangerlo visto che anche l'attore

Dario Fo, che ha sempre dichiarato di essere ateo ha voluto esprimere il dispiacere per questa perdita. Il premio Nobel, infatti, ha voluto lasciare un suo ricordo del prelato alla guida della Diocesi di Milano per ben 23 anni sottolineando i grandi valori umani che hanno sempre caratterizzato la vita di Martini: "Era un uomo straordinario, per umanità, senso di giustizia, carità". Martini, però, secondo Fo, al personaggio di Sant'Ambrogio che lui ha avuto modo di raccontare a teatro, però, assomiglia poco "perché Ambrogio era anche uno che non accettava alcun dialogo con movimenti cristiani che non fossero scelti da lui, o che l’avessero eletto".
Il cardinal Martini, infatti, in varie occasioni nel corso della sua attività religiosa non ha mai esitato a mostrare vicinanza e solidarietà anche a chi faticava a credere nella bontà del Signore e a differenza di altri religiosi ha sempre aperto al dialogo con chi credeva in altre confessioni, ma anche con atei e agnostici: "E' stato un uomo di pace, seriamente e profondamente, e ha sempre preso posizione, anche su temi come l’accanimento terapeutico. Per uno che era l’arcivescovo di Milano, quasi un secondo Papa, significava avere un coraggio immenso. Le sue grandi capacità umane sono sempre state evidenti anche quando ha accettato di lasciare il suo posto, sollecitato da forze che si dicono cattoliche, appartenenti a un certo giro e interesse, che malvedevano il suo coinvolgere i diseredati, le persone in difficoltà, contro ogni forma di abbandono, di razzismo, di rifiuto di coloro che non hanno a che fare col potere".
Non sarà quindi semplice per Milano riuscire a rialzarsi da questo momento di dolore e inevitabilmente per tutti quelli che succederanno a lui alla guida della Diocesi di Milano sarà difficile raggiungere livelli così elevati di gradimento tra i cittadini, credenti e non.

fonte: milano.ogginotizie.it


[STAMPA] Il premio Nobel Fo in mostra a San Marino

dario fo a san marinoNon appena si varca la soglia di Palazzo Sums (Società Unione Mutuo Soccorso) nella Repubblica di San Marino si ha l’impressione di essere capitati in una realtà ben diversa da quella nostrana. Specie se si pensa che la mostra di un Premio Nobel come Dario Fo, in esposizione – oltre che al Sums – al Museo Pinacoteca San Francesco e al Teatro Titano fino al 14 ottobre 2012, non sia stata ospitata nelle sale dei musei italici. Ma a catapultare i due visitatori – trovatisi per caso ad assistere alle prove per la drammatizzazione delle opere del Maestro – in una mega metafora della società e della politica italiana ci pensano gli allievi della Voice Academy del Canto e del Teatro e della Scuola di Teatro Bradipoteatar di San Marino sapientemente guidati dalla regia di Fabrizio Raggi e costantemente seguiti dagli insegnanti Aleksandra Di Capua e Andrea Tamagnini.

In tre sale – dove il pubblico si ritrova a dover fare i conti con un’Italia che stenta a raccogliere i cocci di una crisi che sembra non aver mai fine – gli attori Paolo Bartolini, Costantina Busignani, Giulia Ceccoli, Lilli Della Balda, Mauro Granaroli, Lucilla Di Meco, Diego Ercolani, Juliana Petecariui accompagnano il pubblico attraverso le vicende politiche, l’attualità e i tragici avvenimenti che hanno segnato il Belpaese nell’ultimo biennio (periodo in cui sono state realizzate le opere dell’artifex maximo di “Mistero buffo”). Ecco allora che il racconto ha inizio con “Il terremoto dell’Aquila”, in cui una casta di eletti dal volto indefinito si abbandona a banchetti luculliani mentre migliaia di famiglie combattono contro il dramma di non avere più un tetto sulla testa.

Protagonista indiscussa delle opere, in cui l’autore ha utilizzato una tecnica mista su tela, è la (mala) politica: ecco allora gli sbarchi clandestini a Lampedusa, le morti “bianche” e il processo Eternit, la piaga della disoccupazione e della precarietà, ma soprattutto l’immagine di un paese che qualcuno ha condotto alla deriva e che emerge – fortissima – in tele come “Una serata tranquilla a casa del drago” (in cui giovani donne dagli abiti succinti rimandano inequivocabilmente ai festini di Arcore); “La Torre di Babele e il ponte di Messina”, la grande opera incompiuta che ha sottratto miliardi alle tasche degli italiani ma a tutt’oggi non ha visto la luce; il “Lotto di politici in vendita”, chiara metafora di quella sorta di “mercato delle vacche” in cui spesso si tramuta Montecitorio; “La fiera degli Oh Bej oh Bej a Milano”, allegoria della società odierna o ancora “La statua crolla”, che trae ispirazione da una pantomima di Buster Keaton ed in cui ogni riferimento all’ex premier è puramente…non casuale. Nel racconto drammatizzato dei giovani attori non mancano riferimenti alle opere che ritraggono il dramma della Fiat con il volto di Marchionne che spunta da un ingranaggio in mezzo a centinaia di automi-operai; gli sprechi di denaro pubblico per l’acquisto di caccia bombardieri F-35 per i quali il governo italiano ha “sacrificato” milioni di posti di lavoro; e la vicenda umana e professionale di Roberto Saviano, ritratto dapprima con una ragazza, a testimonianza del desiderio di una vita cosiddetta normale e poi con un leone, costretto a difendersi dalle iene che ne vogliono a tutti i costi la morte.

A chiudere lo spettacolo “itinerante” la performance dei giovanissimi artisti che hanno avuto l’onore di recitare alla presenza di Fo domenica 26 agosto nella sala del Sums. A dimostrazione che la cultura attecchisce laddove trova terreno fertile, contrariamente a quanto avviene da noi. Un “mistero buffo” – si sa – tutto italiano.
29 agosto 2012

fonte: articolo21.org


[STAMPA] Dario Fo, ecco il mio spettacolo su un inedito Pablo

DARIO FO

Il Nobel milanese in scena venerdì 31 agosto al Fabbri di Forlì con due proiettori che scaglieranno sul palco 200 opere del pittore spagnolo: "Racconto vicende che ho letto e altre che ho vissuto in prima persona. Come quando lo vidi in platea con la moglie mentre recitavo a Parigi"

leggi l'articolo su IlFattoQuotidiano.it


[STAMPA] Emilia Romagna. Il 31, a Forlì, Dario Fo per una lezione-spettacolo su ‘Picasso:anteprma’.

dario fo e franca rameVenerdì 31 agosto 2012, alle ore 21.00, il premio Nobel Dario Fo sarà protagonista di un evento eccezionale, promosso dalla biblioteca ‘A.Saffi’, portando sul palcoscenico del teatro ‘Diego Fabbri’ di Forlì una lezione-spettacolo dedicata all’indiscusso genio della pittura del Novecento: Pablo Picasso.
L’inedita rappresentazione ‘Picasso: anteprima’ è stata scritta in occasione dell’importante mostra sul Maestro spagnolo che verrà realizzata in autunno al palazzo Reale di Milano. Con il suo stile originale ed irriverente, Dario Fo porterà in scena la vita e le opere di Picasso attraverso un racconto che ne ripercorrerà tutti i periodi, dal rapporto di Picasso con la commedia dell’arte, al grande interesse che il pittore catalano nutriva verso l’arte italiana e, in particolare, verso i grandi maestri del Rinascimento, comprese le loro scelte politiche e anche i loro amori…

DARIO FO E LA PITTURA. La pittura è un’arte che Dario Fo conosce bene: conclusasi quest’anno la fortunata mostra che ha avuto luogo proprio nelle stesse sale milanesi che ospiteranno in autunno i capolavori picassiani, ha inaugurato due importanti mostre tuttora in corso, una presso Casa Cavazzini di Udine e una a San Marino, divisa in tre location (Palazzo SUMS, Teatro Titano e Spazio San Francesco). Dario Fo ha accettato con entusiasmo la proposta della biblioteca ‘A.Saffi’ di regalare al pubblico forlivese, al quale è particolarmente legato, l’anteprima del suo spettacolo la cui sceneggiatura è stata composta grazie anche alla consultazione di libri e documentazione delle raccolte forlivesi.

L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti. Per informazioni tel 0543.712608 -712610 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30.

 

fonte: romagnagazzette.com


[STAMPA] Dario Fo espone a San Marino

dario fo a san marinoTre diversi spazi espositivi e 200 opere in mostra fino al 14 ottobre. San Marino rende omaggio al poliedrico artista Dario Fo con un’esposizione pittorica delle sue opere. A Palazzo SUMS (orario 10-22) sono in mostra le opere più recenti, i grandi dipinti acrilici mentre, al Museo San Francesco, sono raccolte le opere dedicate alla satira della preistoria (orario d’apertura 8-20). Il terzo luogo espositivo è il Teatro Titano (orario 10-22), anch’esso come i precedenti situato nel centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Qui si trovano i dipinti dedicati alla musica. Le opere sono corredate, inoltre, da video che permettono di approfondire e capire il rapporto tra le opere teatrali e quelle pittoriche del maestro Dario Fo.
Attraverso la visita al trittico espositivo Il Premio Nobel Dario Fo espone a San Marino sarà possibile cogliere il pensiero dell’eclettico artista al quale si devono capolavori che sono entrati, a pieno diritto, tra i capisaldi della letteratura contemporanea italiana e mondiale.

La mostra rimarrà aperta fino al 14 ottobre e rappresenta un motivo in più per fare una gita fuori porta nella Repubblica più antica al mondo, fondata dal Santo Marino nel lontano 301 d.C. e da allora sempre rimasta indipendente e libera. Se soggiorni in uno degli hotel economici Cattolica, approfitta della vicinanza e immergiti nell’atmosfera magica di San Marino e della poesia pittorica di Dario Fo.

 

fonte: news.abcrimini.com


[STAMPA] Marina De Juli chiude la mostra di Dario Fo

Dopo il grande successo ottenuto l’attrice Marina De Juli sarà nuovamente a casa Cavazzini con un’ultima visita guidata “teatralizzata” all’esposizione “Dario Fo. La pittura di un narratore”, in occasione dell’ultima giornata di apertura della mostra, domenica 26 agosto alle 20.30. La decisione di stabilire una nuova ulteriore esibizione straordinaria della De Juli, autrice e regista di teatro, da 20 anni stretta collaboratrice di Dario Fo e Franca Rame e anche curatrice dell’allestimento dell’esposizione, deriva dal vero e proprio boom di richieste ricevute nelle scorse settimane per l’iniziativa.

Ancora una volta l’attrice narrerà di un Dario Fo pittore, cresciuto sulle rive del lago Maggiore, dove da bambino ascoltava i soffiatori di vetro e i pescatori raccontare storie. Un Dario Fo che già a 13 anni dipinge con una tecnica già precisa e incisiva. Da qui si dipanerà attraverso un percorso in cui la pittura e il teatro si fondono nel raccontare storie, con colori e linee che sembrano trasformarsi in parole e musica, curiosità e aneddoti di una vita vissuta nell’arte.

La partecipazione alla visita “teatralizzata” è gratuita (è previsto il solo pagamento del biglietto d’ingresso all’esposizione). Per prenotare è possibile chiamare il PuntoInforma di via Savorgnana al numero di telefono 0432/414717 (aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30). L’esposizione, va ricordato, è visitabile a casa Cavazzini fino al 26 agosto, dal martedì alla domenica con orario continuato dalle 10.30 alle 19.

 

fonte: udine.smallcountry.it