Milano

MOSTRA DI DARIO FO A PALAZZO REALE

GRANDE SUCCESSO PER L'APERTURA DELLA MOSTRA!
Sabato 24 marzo, eccezionale visita guidata nel giorno del suo 86°compleanno. Un regalo del M°Dario FO ai visitatori della mostra  

Grande successo per la Vernice Stampa di inaugurazione della mostra DARIO FO A MILANO lazzi sberleffi dipinti. Molti i giornalisti giunti da tutta Italia e da tutto il mondo per assistere all'apertura della mostra evento della primavera 2012 a Milano.

Il maestro ha, da un piccolo palco sistemato nel cortile di Palazzo Reale, illustrato alcuni dei suoi ultimi lavori dedicati alla satira contemporanea, per poi accompagnare tutti i presenti lungo il percorso della mostra. In serata per l'apertura su inviti sono attese oltre 5000 persone.

Domani sabato 24 marzo 2012 alle ore 17, in occasione dell'apertura della mostra al pubblico, e nel giorno del suo 86° compleanno, Dario Fo accoglierà il pubblico tra le sue opere. Un'occasione unica per assistere ad uno spettacolo nello spettacolo con una guida d'eccezione. Un grande regalo che l'artista rivolge al suo pubblico e a tutti i visitatori della mostra.

Milano, Palazzo Reale  
24 marzo 2012 ore 17
ECCEZIONALE VISITA GUIDATA DI DARIO FO

NEL GIORNO DEL SUO 86°COMPLEANNO


[STAMPA] Dario Fo a "Quelli che il calcio..."

storia di un soldato dario fo

Domenica prossima 25/03/2012 Victoria Cabello intervisterà Dario Fo suo ospite a "Quelli che il calcio..." RaiDue ore 15:40.
Il Premio Nobel per la letteratura ha inaugurato il 24 marzo la mostra 'Lazzi sberleffi dipinti' al Palazzo Reale di Milano. Oltre 400 opere tra dipinti acquerelli, disegni e bozzetti eseguiti fin dai tempi dell'Accademia di Brera. La mostrà si chiuderà il 3 giugno.

 

 


[STAMPA] 'DomenicAspasso'. Ingressi ridotti per Palazzo Reale

Ingressi a prezzi ridotti e gratuiti per domenica 25 marzo, prima DomenicAspasso del 2012.

A Palazzo Reale (piazza del Duomo 12) tutte le mostre saranno a prezzo ridotto normale: Tiziano e la nascita del paesaggio moderno e Dario Fo-Lazzi sberleffi dipinti costeranno 7.50 Eu ciascuno; Transavanguardia italiana costerà 6 Eu.
Al Pac (via Palestro 14) invece The Abramovic Method costerà 6 Eu.

Saranno gratis, invece, tutti i musei civici: Castello Sforzesco (piazza Castello 3), Museo del Novecento (via Marconi 1), Museo Archeologico (corso Magenta 5), Museo del Risorgimento (vai Borgonuovo 23), Museo di Storia naturale (corso Venezia 55, previste anche visite guidate). Giornata di apertura straordinaria per il Museo Messina (vai S. sisto 4/a), recentemente riaperto.

In occasione della DomenicAspasso, inoltre, a Milano si potrà viaggiare tutto il giorno con un solo biglietto Atm da €1.50 sui mezzi pubblici - linee di superficie e metrò ad eccezione del Passante - e sarà disponibile gratuitamente l'abbonamento giornaliero per BikeMi.

L'agevolazione è anche estesa fuori Milano alle linee extraurbane gestite da Atm, compresa la metropolitana: in questi casi, il biglietto cumulativo (con tariffa corrispondente alla tratta percorsa) abitualmente utilizzato per una singola corsa da/verso Milano, avrà validità giornaliera.

fonte: milano.mentelocale.it


[STAMPA] La Bottega di Dario Fo

L’incontro con il premio Nobel per un’introduzione molto speciale alla mostra “Lazzi Sberleffi Dipinti” dal 24 marzo a Milano
dario foTrascorrere due ore di lezione-spettacolo in compagnia di Dario Fo è senz’altro un’originale introduzione alla sua prossima grande mostra a Milano, e viceversa un’occasione per il maestro per divulgare ancora una volta ciò che più gli sta a cuore: la satira nell’arte. La chiave di lettura che nasce dal paradosso, che genera la risata è quella che come un chiodo s’impianta nel cervello, semina il dubbio e rafforza le idee. E allora via alla vera storia di San Francesco, alla lezione di Lisistrata, fino alle mutande che il Concilio di Trento impose alle nudità (e alle beffe) che Michelangelo dipinse nel Giudizio Universale della Cappella Sistina. Svelare i paradossi del tempo per permettere al pubblico, ultimo destinatario dell’opera, di capire e, soprattutto di riflettere: questa è la sostanza attorno alla quale ruota tutto il senso della prima grande mostra che Milano dedica a Dario Fo.

E su questo progetto il premio Nobel lavora febbrilmente da due anni: «Questa è la missione dell’artista, che deve sempre parlare del proprio tempo, con ogni mezzo» ripete lo stesso Fo, che di mezzi ne ha mescolati diversi nei sessant’anni di pittura, immagini, gesti e soprattutto parole. Dipinti e teatro, tutto volto a stuzzicare il pubblico sui paradossi del passato e del presente: le oltre 400 opere che dal 24 di marzo saranno in mostra a Palazzo Reale ne sono una prova lampante: lui, così prolifico e così curioso, artista allegro che da sempre premia l’ingegno. L’ambizioso percorso espositivo si snoda lungo tutta la storia dell’arte: dai linguaggi della Grecia classica al Medioevo e al Rinascimento, per approdare, inesorabilmente, ai giorni nostri, alla lunga fase del berlusconismo, alla deriva e all’imbarbarimento della politica italiana, perché, come ci spiega lo stesso Fo: «Quello che succede oggi è successo 50 anni fa, è una costante della storia, io ho smesso di fare soltanto il pittore perché non aveva nessun significato fare il quadrettino, o il quadrettone. L’arte deve avere una chiave di svolgimento e un rapporto con la realtà importante, bisogna la gente che vede un quadro, capisca cosa le si sta raccontando».

E a proposito di fatti contemporanei gli abbiamo chiesto cosa ne pensa dell’attuale governo: «In un momento molto difficile come quello che stiamo attraversando, ci si augura di uscire da questo gioco molto pericoloso di fare le cose a metà senza svolgerle fino in fondo. Bisogna trovare il coraggio di cambiare i registri, e smetterla di promettere delle grandi varianti senza poi portarle a termine». Quest’esposizione è una grande eredità e un’occasione unica per tutti. Rappresenta la sintesi e il punto di volta per una “Figura preminente del teatro politico, che - come recita la motivazione che gli valse il premio Nobel - nella tradizione dei giullari medievali, ha fustigato il potere e restaurato la dignità degli umili”.

di Elena Iannone

fonte: ilriformista.it


[STAMPA] Tutti i colori di Dario (Fo)

A Palazzo Reale di Milano quattrocento opere del premio Nobel per la Letteratura. E se possiamo ammirarle dobbiamo dire grazie a due donne speciali

di Francesca Amé

Due donne sono importanti nella vita di Dario Fo, premio Nobel per la Letteratura: sua madre e Franca Rame. «È stata mia mamma la prima a mettermi in mano una pila di fogli bianchi e qualche matita colorata. Per tenermi buono, mi faceva disegnare e aveva capito che per me era bello poter riversare sulla carta tutte le mie fantasie».

Tanti anni dopo, un'altra donna, Franca Rame, avrebbe raccolto tutti i disegni di Dario bambino («A soli 10 anni - racconta il premio Nobel per la letteratura - mi divertivo a fare ritratti») e poi divenuto artista, teatrante, istrione del palcoscenico.
Franca li ha messi da parte, con estrema cura. «Oggi abbiamo provato a contarli, e i disegni sono circa 15mila», spiega Fo.

Dario Fo ha bisogno di ben poche presentazioni: straordinario uomo di teatro e Premio Nobel per la letteratura nel 1997, è noto anche per il suo impegno sociale. Non tutti però lo conoscono come pittore, nonostante questo linguaggio abbia accompagnato da sempre la sua attività teatrale e l'abbia anzi preceduta.

Ora a Palazzo Reale di Milano apre Dario Fo a Milano. Lazzi sberleffi dipinti (dal 24 marzo al 3 giugno), una carrellata di quattrocento opere (tele di grandi dimensioni, disegni, collage, burattini, maschere e oggetti di scena) che punteggiano le sale del piano nobile del palazzo per celebrare il Fo-universo, in un tripudio di colori e stili.

E se poi qualcuno vuole conoscere il Fo pittore da vicino, in questi giorni è stata allestita la sua Bottega d'artista, un vero e proprio "laboratorio" che aprirà in anteprima, e gratuitamente, da oggi e fino 18 marzo: il pubblico potrà incontrare Dario Fo armato di tele, pennelli e dei soliti 'lazzi e sberleffi', pronti a trasformarsi in opera d'arte (l'accesso è a ingresso libero ma su prenotazione, info 02.54913).
Fondamentale, per la riuscita della mostra, il contributo di Franca Rame: moglie, sodale, compagna, amica, musa. «Franca - racconta Dario Fo - è figlia d'arte (è nata in una famiglia di artisti girovaghi fin dal Cinquecento, ndr): è lei la mia prima maestra. Perché come spesso accade alle donne, hanno la potenza di intuire le cose e di vederle prima degli altri».
 

fonte: style.it

Clicca sulle immagini e guarda le foto di style.it e milano.repubblica.it

dario fo bottega d'artista

dario fo bottega d'artista