Milano

Dario Fo su Grillo e Renzi: «Il leader del Pd fa proposte truffaldine»

Bacchetta l'ex rottamatore e plaude al M5s.

Fo: «Letta è come Monti, fa pagare i poveri».

di Gabriella Colarusso

 

Il disastro è lì, sotto gli occhi di tutti, e non possono essere le larghe intese a salvare l'Italia. «Stanno proseguendo con le politiche di Mario Monti, cioè a far pagare chi ha di meno. I poveri sono aumentati enormemente e migliaia di persone hanno deciso di non votare più. Continuano a dirci che stanno salvando l'Italia, ma è una bufala».

FO PUNTA SUI 5 STELLE. L'unica speranza, dice a Lettera43.it Dario Fo, che a 87 anni continua a essere un serbatoio inesauribile di progetti e non rinuncia a dire la sua sul futuro del Paese, è il Movimento 5 stelle, che pure ha criticato nelle scorse settimane per i toni usati nei confronti dei giornalisti o per le politiche sull'immigrazione: «Sono giovani disposti a cambiare le cose. Non hanno esitato un attimo a dimezzarsi lo stipendio per creare un fondo a favore delle imprese e dei disoccupati».

RENZI? UN DEMOCRISTIANO. E Matteo Renzi? «Un democristiano che fa proposte truffaldine. Restituisca i soldi del finanziamento pubblico prima di lanciare grandi proclami contro Grillo». In queste settimane il premio Nobel per la Letteratura è in tour nei teatri italiani con lo spettacolo In fuga dal Senato, tratto dall'omonimo libro (edito da Chiarelettere) in cui Franca Rame ha raccontato i 19 mesi vissuti, tra il 2006 e il 2008, a Palazzo Madama.

DOMANDA. Rame ha definito il Senato «un frigorifero dei sentimenti». La politica ormai è incapace anche di provare emozioni?

RISPOSTA. Franca ha fatto un lavoro spaventoso da senatrice per cercare di far venire alla luce questioni serie che venivano sotterrati e dilazionati.

D. Eppure le cose non sono cambiate.

R. Ogni volta che tentava di coinvolgere i suoi colleghi perché si approvassero leggi per risolvere problemi importanti come le morti sul lavoro o quelle dei nostri soldati causate dall'uranio impoverito, si ritrovava con poche decine di persone al suo fianco.

D. Disinteresse?

R. Al Senato pensavano a nasconderle le cose, più che a risolverle.

D. Dei militari morti per l'uranio impoverito se ne parla pochissimo ancora oggi.

R. Il potere ha sempre negato che ci fosse un problema, eppure sentenze della magistratura hanno stabilito che ci dovesse essere un risarcimento per le famiglie dei soldati deceduti. Anche una volta fuori dal Senato Franca ha continuato a girare per tribunali, ospedali, università, per parlare di questo come di altri problemi.

D. Il parlamento è ormai privo di capacità di azione o è solo questione di classe dirigente?

R. Fino a ora ho visto solo rinvii, piccole liti, piccoli diversivi. Un governo che è formato da due parti da sempre antagoniste, che non possono avere lo stesso modo di concepire le leggi, non può fare nulla.

D. Nemmeno la legge elettorale?

R. Finora non l'hanno fatta e non hanno nemmeno messo mano al conflitto di interessi, alle leggi vergogna imposte negli scorsi anni da Silvio Berlusconi. Questo cianciare a vuoto è quello che Franca aveva denunciato già allora.

D. Enrico Letta non è diverso da Monti?

R. Stanno proseguendo con la stessa politica: far pagare i poveri. E intanto la povertà dilaga. Dobbiamo spingere perché si esca da questa impasse.

D. Con le votazioni online aperte e chiuse nel giro di un pomeriggio come hanno fatto quelli del Movimento 5 stelle per il reato di clandestinità?

R. Aver fatto votare gli iscritti al movimento su un tema importante come l'accoglienza degli immigrati nel nostro Paese è una cosa molto seria.

D. Che ha sconfessato la linea di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.

R. Avevo già polemizzato con loro sui temi dell'immigrazione. Nel libro Il Grillo canta sempre al tramonto ho criticato tutti e due difendendo il valore e anche il grandissimo utile che può viene all’Italia dall'immigrazione. E sono contento che l'80% circa degli iscritti al movimento abbia votato contro il reato di clandestinità.

D. Il M5s non farebbe bene a dialogare con Renzi sulla legge elettorale?

R. Quello che Renzi propone è una trappola. Lui è un democristiano. La prima cosa che dovrebbe fare è dire: mi metto a livello dei 5 stelle, restituisco i soldi del finanziamento pubblico perché è stata una appropriazione indebita che un referendum popolare aveva abolito. Perché non lo fa?

D. Perché?

R. Sappiamo già che è un gioco truffaldino, non cadiamo più in questa trappola.

 

Mercoledì, 15 Gennaio 2014

Fonte:  www.lettera43.it


Foto e testo del Concerto di Natale a San Vittore con Dario Fo e l'Orchesta Archistorti

 

UNA FAVOLA IMPOSSIBILE:

testo da concerto per l’orchestra ‘Archistorti’ di Reggio Emilia

La neve stava scendendo fitta da ore. Eravamo alla fine di gennaio e fino ad allora non ne era caduto nemmeno un fiocco. Ma adesso finalmente ci ripagava con un’abbondanza a dir poco esagerata. Un gruppo di ragazzini uscendo di scuola invadeva le strade dove le auto in sosta erano ormai coperte da un manto di neve mai veduto. Quella brigata di figlioli si trovò a camminare sui tetti delle vetture sepolte. Gli autobus si erano bloccati, i viaggiatori con fatica erano risaliti sulla coltre di neve e messi in salvo. I ragazzini, raccogliendo bracciate di neve a volontà, si buttarono subito a costruire pupazzi. In un attimo erano già riusciti a modellare un personaggio di grandi dimensioni e si apprestavano a fabbricarne altri e altri ancora. Tutta quella neve aveva ormai cancellato le strade, i crocevia, le piazze, e anche il fiume s’era trasformato in una lastra di ghiaccio sulla quale si era posata una quantità impossibile di neve....

(continua a leggere su ilfattoquotidiano.it clicca qui)


10 Questions for Dario Fo

 (Editor’s note) In 1997, Dario Fo, Italian maestro of theater and painting "who emulates the jesters of the Middle Ages in scourging authority and upholding the dignity of the downtrodden," won the Nobel Prize for Literature. In addition to producing prodigious quantities of provocative creative work, Dario and his late wife Franca Rame played key roles in Italy’s political life. In 2006, Franca was elected senator. Dario has run for Mayor of Milan and remained active with regard to a variety of political, social and cultural issues.

On October 5, 2013, Chang Wang (Thomson Reuters) and Professor Iole Fargnoli (University of Milan) interviewed Dario Fo in Fo’s Milan residence. This interview was conducted in Italian and English. Dr. Linda De Maddalena (University of Milan) transcribed the interview in Italian, and translated it into English. Al Maleson edited the English version.

 

Chang Wang and Iole Fargnoli:

Dear Maestro, it is a great honor to see you again. As you may remember, it was exactly one year ago, on October 6th 2012, that Chang met you, by amazing coincidence, on a train from Milano Centrale to Firenze.

 

Dario Fo:

Thank you, and good to see you again, Chang. Sorry for keeping you waiting. I was on the phone with a journalist: very sad news, filmmaker Carlo Lizzani committed suicide today.

 

Chang Wang and Iole Fargnoli:

We are so sorry to hear that.

Chang also wanted to tell you that all of us in China and in the U.S. were deeply saddened by the sudden passing of your wife Franca. We know how little the words can do to ease the grief that this has caused you. Her passing leaves a void which will not be filled. We gained so much from her charisma, talent, and wisdom. We wish to express our deep sorrow and offer profound condolences to you, and to all who were close and dear to her.

At the same time, we are all thrilled to see the publication of Franca’s memoir In fuga dal Senato (Run from the Senate). We hope to see English and Chinese translations in the near future. We could not agree more with her observation that “we are living in a society whose basic aim is to misinform.”

 

Dario Fo:

Franca was an unconventional senator – probably just as Lucrezia Borgia was an unconventional daughter of the Pope. The title of her book is “Run from the Senate.” For its cover, I painted a picture of Franca running away from the Senate on bicycle.

 

Chang Wang and Iole Fargnoli:

It is a great painting, thank you for showing it to us. At this point, we have a list of questions to ask you:

1. Illegal Immigration:

At least 130 African migrants died, and many more are still missing, after a boat carrying them to Europe sank off the southern Italian island of Lampedusa on October 3rd.

It is heartbreaking to hear that many of the dead children were wearing new shoes, a sign of hope for new lives they will never have.

Do you think Italy is now facing an illegal-immigration problem, like the US?

 

Dario Fo:

Italians have always been a people who emigrated; after World War I, for example, more than one million Italians emigrated to the United States. Now we are becoming a people who receive migrants. And we need them! Our population is going down: the number of inhabitants, and the number of children, is falling in Italy. Illegal immigration helps us fill the gaps in our population. We are saved by illegal immigration. It’s absurd, but it is so.

 

Chang Wang and Iole Fargnoli:

2. Pope Francis, religion, faith:

We now have a new Pope, who appears to be quite different from the last one. According to President Obama, Pope Francis knows “how to embrace people as opposed to push them away. How to find what’s good in them as opposed to condemn them.”

We understand you are not a big fan of organized religion. Nevertheless, we are curious to hear your comments on Pope Francis’ recent remarks on homosexual, abortion, and contraception.

 

Dario Fo:

First of all, this is an open-minded Pope who doesn’t want to impose, but wants to discuss problems. Above all, he’s in favor of the dignity of poor people. He says that we must stop being afraid to get undressed, to be nude. As his first act in the cathedral of his village, San Francis threw all his clothes on the ground and said: “From this moment I’m a free man, I have nothing anymore.” The Pope said yesterday that we must have the courage to get undressed, to throw our clothes away, along with the idea that richness is something that exalts you, and that one is better and touched by God only because of wealth.

 

Chang Wang and Iole Fargnoli:

3. Al Franken, Beppe Grillo, Ai Weiwei:

Al Franken is one of the two US Senators from the State of Minnesota, where I live. Like Beppe Grillo, Al is a comedian turned politician.

Many people were doubtful when Franken entered politics. It has turned out, however, that he is doing pretty well as a politician.

Do you think comedians, intellectuals, and artists can be good politicians? Does playing politics require special skills that artists do not have? Should artists get involved in politics directly? Or should they just observe, comment, and criticize?

 

Dario Fo:

First of all a good comedian has to be a politician. A comedian must know politics and the tragedy of life. The comedian must know what honesty, poverty, desperation, and lack of justice mean. And then choose one side or the other. The one who can choose to stay at this or at the other side of a program is a politician. We live in a society of lies.

 

Chang Wang and Iole Fargnoli:

In 2011, Chinese artist Ai Weiwei got in trouble for criticizing Chinese authority. He spent 81 days in solitary confinement. The experience is now visualized by his installation work titled “S.A.C.R.E.D.” on view at the Chiesa di Sant’ Antonio in Venice. Did you see the installation?

 

Dario Fo:

No, I haven’t seen the installation.

Every time you say something new, you risk being arrested. The power wants the convention –the rules and regulations. Look at those who have done something new, for example Saint Francis. Saint Francis was put in prison and banished by his brothers from the convent. All that we know about him today isn’t true because it is a story created 40 years after his death. It was as the church wanted the story to be told, but isn’t the real story of Saint Francis. 40 years after Saint Francis’s death, the church ordered the burning of every book that had been written during his life.

At present, it wouldn’t be possible to put on an opera that, although it tells the truth about the past, satirizes the authority. I put the past (the 14th century) on stage in “Mistero Buffo” and was imprisoned for it. Because, if you tell the history of the past, you offer a photo of the present. Injustice, lack of correctness, theft, fraud, corruption and violence are always the same.

The Story of Ah Q, by Chinese author Lu Xun, is the story of a poor man who doesn’t have culture and is mistaken for a leader of the revolutionary party. Having taken him in prison and having condemned him to death publicly works in favor of the power. But inside the prison, Q becomes an hero, and the prisoners ask him about Utopian Communism.” And Q invents it. He invents rules and ways of life, taking them from popular traditions. He describes an ideal communism, not the real communism of the bureaucrats. This imagined story of Communism charms everyone who listens to it; as did the unreal description of communism that Che Guevara offered. Had he been in the Russia, he would have been imprisoned.

 

Chang Wang and Iole Fargnoli:

4. Italian Politics:

Very surprisingly, Silvio Berlusconi and his People of Freedom Party supported Mr. Letta in the recent vote of confidence. Some observers say that Berlusconi is no longer able to control Italian politics, or even his own party. And he is now expected to lose his seat in the Senate. Do you think Berlusconi will continue to play an important role in Italian politics?

 

Dario Fo:

Italy’s problem isn’t Berlusconi, but the social democratic parties, which have accepted the ideals of “berlusconismo”, before Berlusconi entered politics. For 20 years, the Partito Democratico has been dancing with Berlusconi. They were a clandestine engaged couple. And now they are married and have settled everything. They sleep in the same bed!

 

Chang Wang and Iole Fargnoli:

5. US government shutdown:

US government is being partially shut down. Some blame Republicans; some blame Democrats; some blame both. President Obama has said that the shutdown is entirely unnecessary, and that he is 'exasperated' by the budget impasse in Congress. On the other hand, Republicans say the President refused to listen to “American people” and negotiate.

Do you have any comments and advice to the American politicians?

 

Dario Fo:

No, because I know little about the situation. It’s a completely American conflict. However, I think the fight is a pretext: the real fight is a fight for power and for the ability to oversee and manipulate the government and the country.

 

Chang Wang and Iole Fargnoli:

6. Environment:

I understand that you are very concerned about the environment. Air and water pollution in China are getting very serious. Blue sky is a luxury for the residents of Beijing; respiratory disease is the number one cause of death in China. The pollution index in Beijing is expected to soar above the “hazardous” level of 300 again this week. 

In addition, one-half of all groundwater and two-thirds of all surface water in China is polluted.

Low-quality coal and gasoline, as well as the government’s obsession with industrialization and urbanization, are major contributors to all this pollution. But some factions of the Chinese local and central governments benefit directly from the businesses that contribute to pollution, creating conflicts of interest.

Some environmentalists and intellectuals have begun to make connections between the environmental deterioration and China’s political system. This irritates the government, of course, making the environment a very political issue in China.

Do you have any advice to China as to how to protect the environment?

 

Dario Fo:

It’s the same as in Italy or in America. The basic problem is one of political choice. China has imitated what is done in America or in Italy. China has the possibility to derive energy from the sun and wind. However, it made the wrong choice, with coal and oil, from the beginning. Had it begun producing energy by placing solar panels on the roofs, in the fields, in the forests (it has such big spaces), it could have generated a lot of electric energy and distributed it easily, as they do in Finland, where there’s a charging station for cars every 2 km. Had China developed the culture of electric and Aeolian-energy, it surely would be the healthiest country in the world. On the contrary, China followed the logic of American capitalism, buying oil at the cost of water and selling it at the cost of gold. Unfortunately, this approach doesn’t generate advantages for the population; rather, it generates profits for few individuals.

 

Chang Wang and Iole Fargnoli:

7. Primer on Your works:

In order to understand your art, which of your works should American and Chinese college students study?

 

Dario Fo:

Asking an artist to choose one of his works is a little bit daunting: Which helps you better to understand Shakespeare, “Romeo and Juliet” or “Measure for Measure”? I would say, just to start, “Mistero buffo”; and soon after “Morte accidentale di un anarchico”. I’ve written 70 operas, choosing only one is difficult ….

 

Chang Wang and Iole Fargnoli:

8. Desert Island:

For decades, BBC Radio has aired Desert Island Discs, a show on which guests choose and discuss the eight pieces of music, one book and one luxury item that they would take with them if they were cast away on a desert island.

Do you have a short list of books and music you would like to take with you if you were on a desert island for one year?

 

Dario Fo:

I really don’t know … there’s an old proverb from Lombardia that is paradoxical and says: “If my grandmother had the wheels, she would be a tram.” What does it mean? It means that a paradox is inescapable, and you can’t make a choice on an absurd paradox. The first thing I would do on a desert island would be to burn the books to make light and heat. The only book I would bring with me to read would be a guidebook for survival on a desert island: because the first rule on a “desert island” is surviving.

 

Chang Wang and Iole Fargnoli:

9. Reincarnation:

Some people believe in reincarnation: the soul or spirit, after biological death, begins a new life in a new body that may be human, animal or spiritual depending on the moral quality of the previous life's actions. I firmly believe I was an Italian in my immediate past life. Unfortunately, however, I forgot how to speak Italian.

I know you probably do not believe in reincarnation, but could you please just imagine your previous or next life?

 

Dario Fo:

I’d like it very much if reincarnation existed. I’ve written the introduction for one of Franca’s books, called “Una vita all’improvviso”, where I imagine to have met her 5 times in my passed lives. And I’d like to meet her again in my future lifes.

 

Chang Wang and Iole Fargnoli:

10. Your next project:

Can you tell us anything about your next project?

 

Dario Fo:

I have lots of projects. I never start only one. I’ll help some young people who are going to put on a show, then I have to finish 3 books which I’m writing at the same time and after that I will go surely to France, my second native land. Furthermore I’ve big and small appointments. In the end, I will wait to rest. 

 

Dario Fo e Chang Wang di fronte al quadro di Dario

dal titolo “Franca in fuga dal Senato”

Dario Fo e Iole Fargnoli


10 domande per Dario Fo

Nota dell’editore - Dario Fo è stato premio Nobel per la letteratura nel 1997, ed è maestro italiano di pittura e di teatro “che emula i giullari del Medioevo screditando l’autorità e difendendo la dignità degli oppressi”. In aggiunta al comporre prodigiose quantità di provocatorie opere, Dario e sua moglie Franca Rame, da poco scomparsa, hanno rivestito ruoli chiave nella vita politica italiana. Franca Rame fu eletta senatrice nel 2006 e Dario si candidò come Sindaco di Milano ed è rimasto attivo in questioni politiche, culturali e sociali.

Il 5 ottobre 2013, Chang Wang (Thomson Reuters) e la Prof.ssa Iole Fargnoli (Università di Milano) hanno intervistato Dario Fo nella sua residenza di Milano. Questa intervista è stata condotta in lingua italiana e in lingua inglese. La Dr. Linda De Maddalena (Università di Milano) ha trascritto l’intervista in italiano e l’ha tradotta in inglese. Al Maleson ha curato l’edizione della versione inglese.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

Caro Maestro, è un grande onore rivederla. Ricorderà che esattamente un anno fa, il 6 ottobre 2012, Chang l’ha incontrata, per una sorprendente coincidenza, sul treno da Milano Centrale a Firenze.

 

Dario Fo:

Molte grazie, sono felice di rivederti Chang. Scusate per l’attesa. Ero al telefono con un giornalista. Una notizia molto triste, il regista Carlo Lizzani oggi si è tolto la vita.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

Siamo molto spiacenti di ricevere questa notizia.

Chang voleva inoltre dirle che tutti noi in Cina e negli Stati Uniti siamo rimasti profondamente addolorati per l’improvvisa scomparsa di Franca. So quanto poco le parole possano fare per alleviare il dolore che sta vivendo. La sua scomparsa lascia un vuoto che non potrà essere colmato. Abbiamo imparato così tanto dal suo carisma, dal suo talento e dalla sua saggezza. Vorremmo esternarle il nostro profondo dispiacere e offrire le nostre più sentite e profonde condoglianze a tutti voi che le eravate vicini e cari.

Allo stesso tempo, siamo tutti entusiasti di assistere alla pubblicazione di "In Fuga dal Senato" di Franca. Speriamo di avere le traduzioni in inglese e in cinese a breve. Non possiamo che essere più che d'accordo con la sua osservazione per cui: "Viviamo in una società il cui scopo fondamentale è quello di disinformare".

 

Dario Fo:

Franca era una senatrice non convenzionale – probabilmente come Lucrezia Borgia era una figlia non convenzionale per un Papa ‒. Il titolo del suo libro è “In fuga dal Senato”. Per la sua copertina, ho dipinto l’immagine di Franca che scappa dal Senato su di una bicicletta.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

É un bellissimo quadro, grazie per avercelo mostrato. A questo punto, abbiamo una lista di domande da porle:

1. La tragedia della barca affondata nel mare di Lampedusa:

Il 3 ottobre scorso almeno 130 emigranti africani sono morti e molti altri sono dispersi dopo che la barca che li stava trasportando in Europa è affondata al largo dell'isola siciliana di Lampedusa.

È profondamente triste sapere che molti dei bambini morti indossavano scarpe nuove, un segno di speranza per la nuova vita che non avranno mai. Pensa che l'Italia stia ora affrontando il problema dell’immigrazione illegale, come accade negli Stati Uniti?

 

Dario Fo:

Gli Italiani sono sempre stati un popolo di emigranti; nel primo dopoguerra, per esempio, più di un milione di abitanti italiani sono emigrati negli Stati Uniti. Ora siamo diventati un popolo che riceve gli immigrati. E abbiamo bisogno di loro! La nostra popolazione è in calo: sta scendendo il numero degli abitanti e soprattutto dei nati in Italia. L’immigrazione illegale ci aiuta a colmare il vuoto nella nostra popolazione. Noi siamo salvati dall’immigrazione illegale. É assurdo ma è così.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

2. Papa Francesco, la religione, la fede:

Ora abbiamo un nuovo Papa, che apparentemente è molto diverso dal suo predecessore. Secondo il Presidente Obama, Papa Francesco sa "come abbracciare le persone invece che spingerle via e come trovare cosa vi sia di buono in loro invece che condannarle".

Comprendiamo che lei non è un grande ammiratore delle gerarchie ecclesiastiche. Tuttavia, sono curioso di sapere i suoi commenti sulle recenti osservazioni di Papa Francesco in merito all’omosessualità, all'aborto e alla contraccezione. 

 

Dario Fo:

Prima di tutto questo è un Papa aperto che non vuole imporre ma discutere i problemi. E soprattutto è per la dignità dei poveri. E dice che bisogna smettere con quest’abitudine a “temere di spogliarsi, di rendersi nudi”, come fece San Francesco che, come primo atto nella cattedrale del suo paese, gettò tutti i suoi abiti per terra e disse “da questo momento sono un uomo libero, non ho più niente”. E il Papa ieri ha detto che bisogna avere il coraggio di spogliarsi, di togliersi gli abiti, l’idea che la ricchezza sia qualcosa che ti esalta e che si è migliori e, soprattutto, dei ‘toccati da Dio’ solo perché si è ricchi.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

3. Al Franken, Beppe Grillo, Ai Weiwei:

Al Franken è uno dei due senatori dello Stato del Minnesota, dove io vivo. Al Franken è stato un comico prima di diventare un uomo politico, un po' come Beppe Grillo.

Molte persone erano diffidenti nei confronti di Al Franken, quando è sceso in politica. Si è rivelato, tuttavia, un buon politico.

Pensa che i comici, gli intellettuali e gli artisti possano essere buoni politici? La politica richiede una qualche speciale abilità che gli artisti non hanno? Gli artisti dovrebbero occuparsi di politica direttamente, oppure dovrebbero limitarsi a osservarla, commentarla e criticarla?

 

Dario Fo:

Prima di tutto un buon comico deve essere un politico. Un comico deve conoscere la politica così come la tragedia della vita e deve sapere cosa significa l'onestà, la miseria, la disperazione, la mancanza di giustizia! E quindi deve saper scegliere se stare da una parte o dall’altra. Chi sa scegliere se stare da una parte o dall’altra di un programma è un politico. Noi viviamo in una società di menzogna.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

L’artista cinese Ai Weiwei ha avuto problemi per avere criticato le autorità cinesi. Nel 2011 ha trascorso 81 giorni in isolamento. L'esperienza può ora essere letta nel suo lavoro dal titolo "S.A.C.R.E.D." in mostra presso la Chiesa di Sant' Antonio a Venezia. Ha visto l’installazione? Conosce alcuni dei suoi lavori?

 

Dario Fo:

No, non ho visto l’installazione.

Tutte le volte che si dice qualcosa di nuovo si rischia di andare in galera. Il potere vuole la convenzione - le regole e i regolamenti -. Si vada a vedere tutti quelli che hanno fatto un qualcosa di nuovo: San Francesco, per esempio. San Francesco è finito in galera ed è stato cacciato dai suoi fratelli dal convento. Tutto quello che noi ora conosciamo di lui è falso perché è una storia inventata 40 anni dopo la sua morte. Ed è stata costruita così come piaceva alla Chiesa, ma non ha niente a che vedere con il vero San Francesco. L’ordine della Chiesa, 40 anni dopo la sua morte, era quello di bruciare tutti i testi che erano stati scritti durante la sua vita.

Oggi come oggi non sarebbe possibile mettere in scena un testo che, nonostante racconti la verità sul passato, si prende gioco dell’autorità. Io ho messo in scena il passato, il Medioevo (1300), e mi hanno incarcerato per “Mistero Buffo”. Perché, se si racconta bene la storia del passato, è sempre la fotografia di quello che stai vivendo adesso. L’ingiustizia, la mancanza di correttezza, il furto, la truffa, la corruzione, la violenza, sono sempre le stesse. La storia di Ah Q, dell’autore cinese Lu Xun, è la storia di un pover’uomo che non ha cultura ed è scambiato per un capo del partito rivoluzionario. Aver incarcerato e condannato a morte Q pubblicamente gioca a favore del potere. Tuttavia, dentro le prigioni Q diventa un eroe e i prigionieri gli chiedono: ”Cos’è il Comunismo utopistico”? E Q lo inventa. Inventa delle regole, dei modi di vivere, traendole dalla tradizione popolare. Egli descrive un Comunismo ideale, non il Comunismo dei burocrati. Questa storia inventata seduce tutti quelli che la ascoltano; come Che Guevara offrì un’irreale descrizione di Comunismo. Se fosse stato in Russia, sarebbe stato imprigionato.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

4. Politica in Italia:

Molto sorprendentemente, Silvio Berlusconi e il suo Popolo della Libertà hanno supportato il Presidente Letta nel recente voto di fiducia. Alcuni osservatori dicono che Berlusconi non è più in grado di controllare la politica italiana, e persino il suo stesso partito. E ora ci si aspetta che perda il suo seggio al Senato. Pensa che Berlusconi continuerà a svolgere un ruolo importante nella politica italiana?

 

Dario Fo:

Il guaio dell’Italia non è Berlusconi, sono i partiti socialdemocratici che hanno accettato gli ideali del “berlusconismo”, prima ancora che Berlusconi entrasse in politica. Da 20 anni il Partito Democratico danza con quello di Berlusconi. Erano fidanzati nascosti. E adesso si sono sposati, hanno sistemato le cose: vivono nello stesso letto!

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

5. Arresto di governo (“shutdown”) negli Stati Uniti:

Il Governo degli Stati Uniti sta parzialmente subendo una battuta d’arresto, per alcuni è colpa dei Repubblicani, per alcuni dei Democratici, per altri di entrambi. Il Presidente Obama ha detto che l’arresto è del tutto inutile, e che è stato “esasperato” dall’impasse di bilancio al Congresso. D'altra parte, i Repubblicani dicono che il Presidente si è rifiutato di ascoltare "il popolo americano " e di negoziare con esso.

Ha eventualmente commenti e consigli per i politici americani?

 

Dario Fo:

No, perché conosco poco la situazione, è un conflitto del tutto americano. Tuttavia penso che sia pretestuale: il vero conflitto è una lotta per il potere e per avere l’opportunità di gestire e manovrare il governo e la nazione.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

6. Ambiente:

So che lei è molto sensibile al tema dell'ambiente. L'inquinamento atmosferico e delle acque in Cina è sempre più grave. Vedere il cielo blu è un lusso per i residenti di Pechino; le malattie respiratorie sono la prima causa di morte in Cina. Si prevede che l'indice di PM2,5 sarà di oltre 300 milligrammi per metro cubo ancora una volta questa settimana, un livello pericolosissimo.

Inoltre in Cina la metà di tutte le acque sotterranee e 2/3 di tutte le acque di superficie è inquinata.

La scarsa qualità di carbone e benzina, così come l’ossessione del governo per l’industrializzazione e l’urbanizzazione, sono le principali cause di tutto questo inquinamento. Tuttavia alcune fazioni del governo cinese locale e centrale beneficiano direttamente dal business che contribuisce all’inquinamento, creando conflitti d’interesse.

Alcuni ambientalisti e intellettuali hanno cominciato a fare collegamenti tra il degrado ambientale e il sistema politico in Cina. Questo irrita il governo, ovviamente, e rende l’inquinamento in Cina una vera questione politica.

Ha qualche consiglio per la Cina in merito a come proteggere l'ambiente?

 

Dario Fo:

È lo stesso che succede in Italia, o in America. Il problema fondamentale è una scelta politica. La Cina ha ricalcato quello che si fa in America o in Italia. La Cina ha la possibilità di trarre energia dal sole e dal vento. Tuttavia ha fatto la scelta sbagliata dall’inizio, con carbone e benzina. Se avesse cominciato a produrre energia mettendo i pannelli solari sui tetti, nei prati, nelle foreste (ha degli spazi immensi) avrebbe potuto avere e distribuire facilmente tanta energia elettrica, come fanno in Finlandia, dove ogni 2 km c’è un distributore di energia elettrica per caricare le macchine. Se la Cina avesse sviluppato una cultura dell’energia elettrica ed eolica, sarebbe di sicuro il paese più salubre del mondo. Invece la Cina ha cavalcato la logica del capitalismo, comprando la benzina al prezzo dell’acqua e vendendola a quello dell’oro. Sfortunatamente quest’approccio non genera vantaggi per la popolazione; piuttosto ciò genera profitti per pochi individui.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

7. Un testo di base fra le sue opere:

Quale tra le sue opere dovrebbero conoscere gli studenti dei college americani e cinesi per comprendere la sua arte?

 

Dario Fo:

Chiedere a un artista di scegliere un’opera è un poʼ riduttivo: per capire Shakespeare è meglio “Romeo e Giulietta” o “Misura per Misura”? Io, solo per cominciare, direi “Mistero buffo”; poi subito dopo “Morte accidentale di un anarchico”. Ho scritto 70 commedie, scegliere è difficile …

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

8. Isola deserta:

Per decenni, la BBC Radio ha mandato in onda Desert Island Discs, uno spettacolo in cui gli ospiti scelgono e discutono otto pezzi di musica, un libro e un bene di lusso che porterebbero con loro se fossero naufraghi su di un'isola deserta.

Ha un breve elenco di libri e musiche che porterebbe con lei se fosse su di un'isola deserta per un anno ?

 

Dario Fo:

Non so proprio … C’è un vecchio detto lombardo che è paradossale e dice: ”Se mia nonna avesse le ruote sarebbe un tramvai”; cosa vuol dire? Significa che un paradosso è ineluttabile, e non si può fare una scelta su di un paradosso assurdo. La prima cosa che farei su di un’isola deserta sarebbe prendere i libri e bruciarli per fare luce e calore. Il solo libro che mi porterei da leggere sarebbe una guida alla sopravvivenza in un’isola deserta: perché la prima regola su di un’ “isola deserta” è sopravvivere.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

9. Reincarnazione:

Alcune persone credono nella reincarnazione- l'anima o lo spirito, dopo la morte biologica, inizia una nuova vita in un nuovo corpo che può essere umano, animale o spirituale, sulla base della qualità morale delle azioni della vita precedente. Sono fermamente convinto di essere stato un italiano nella mia vita precedente. Purtroppo, però, mi sono dimenticato la lingua italiana.

So che probabilmente lei non crede nella reincarnazione, ma potrebbe per favore solo immaginare la sua precedente o prossima vita?

 

Dario Fo:

Mi piacerebbe tanto che esistesse la reincarnazione. Ho scritto l’introduzione per un libro di Franca, che si chiama “Una vita all’improvviso”, dove immagino di averla incontrata 5 volte nelle mie vite precedenti; e mi piacerebbe incontrarla ancora nelle mie future vite.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

10. Il suo prossimo progetto:

Puoi dirci qualcosa del suo prossimo progetto?

 

Dario Fo:

Ho tanti progetti, io non ne comincio mai uno solo. Aiuterò dei ragazzi che metteranno in scena un’opera, poi devo finire tre libri che sto scrivendo contemporaneamente e poi andrò sicuramente in Francia, la mia seconda patria. E poi ho tanti piccoli e grandi appuntamenti. E, infine, aspetterò di potermi riposare per sempre.

 

Dario Fo e Chang Wang di fronte al quadro di Dario

dal titolo “Franca in fuga dal Senato”

Dario Fo e Iole Fargnoli


Natività a San Vittore con Fo e l'orchestra dei bambini

Il premio Nobel si è esibito in carcere con il celebre Mistero Buffo, accompagnato dai piccoli musicisti degli Archistorti.

dario fo san vittore orchestra bambini dicembre 2013

Il celebre remagio "négher" di Dario Fo, sul "camèl" che da quasi mezzo secolo ne ha fatto uno dei personaggi più esilaranti del suo Mistero Buffo, ha fatto il proprio ingresso a San Vittore ieri sera per potare un'ora di riso e grazia natalizia ai detenuti - uomini e donne , italiani e soprattutto stranieri - di piazza Filangieri.

A metterci la commozione, ma anche un vento di leggerezza che per una galera è la merce più rara del mondo, un'intera orchestra di violini, viole, violoncelli e contrabbassi: suonati da bambini.

E' questo lo spettacolo-cencerto portato ieri nel carcere milanese dal Premio Nobel e dall'orchestra degli Archistorti, esperimento giovanile nato a Reggio Emilia sulle orme di quello ideato in Venezuela dal maestro Josè Antonio Ambreu per togliere i bambini dalle favelas e ripreso in tutta Europa da Claudio Abbado.

E se per l'attore e drammaturgo da sempre impegnato sul fronte delle condizioni dei detenuti si è trattato di un ritorno, a meno di un anno dalla visita compiuta a San Vittare nel gennaio scorso, i piccoli musicisti ( e cantori) della formazione diretta da Tiziana Caselli è stato naturalmente un esordio: ad applaudirli nella cappella del reparto femminile, dove è avvenuta l'esibizione, un centinaio di detenuti e il vicedirettore del Dipartimento amministrazione penitenziaria Luigi Pagano, forse al termine il più commosso di tutti.

L'esperimento, perchè è di questo che si è trattava, anche solo per la novità assoluta di far entrare in carcere dei bambini in veste di artisti -  è stato portato avanti dalla Libera Università del Teatro con Donatella Massimilia in collaborazione con la direzione di San Vittore: "un gesto non solo culturale ma anche di grande pietas nei confronti di persone che patiscono una condizione di sovraffolamento ogni giorno più grave." 

Per riuscire nell'impresa e superare l'iter burocratico di tutte le autorizzazioni necessarie Dario Fo si era spero personalmente con una lettera in cui ricordava un volta di più le "condizioni drammatiche" delle carceri italiane: anche se proprio San Vittore, secondo il premio Nobel, è comunque uno degli istituti "all'avanguardia"nel tentativo di portare l'arte tra le sue mura: un "impegno da incentivare sempre più nei luoghi della sofferenza, dove l'arte e la bellezza sono enormemente necessarie".

 

Articolo di Paolo Foschini pubblicato sul Corriere della Sera in Cronaca di Milano  24 dicembre 2013 Riproduzione riservata

 

 


Orchestra Archistorti, i giovani musicisti suonano a San Vittore a fianco di Dario Fo

Orchestra Archistorti, i giovani musicisti suonano a San Vittore a fianco di Dario Fo

Il gruppo di 32 bambini diretto da Tiziana Caselli chiude la tournée nel carcere di Milano dove il giorno dell'antivigilia di Natale suonerà per detenuti e detenute. Come padrino d'eccezione ci sarà l'attore premio Nobel

di | Reggio Emilia | 22 dicembre 2013

 

 

Bambini che suonano per altri bambini, ricoverati in un reparto d’ospedale emiliano, ma anche per coetanei di una scuola elementare e per le detenute e i detenuti del carcere milanese di San Vittore accompagnando la narrazione del premio Nobel Dario Fo. Sono gli appuntamenti dei piccoli musicisti Orchestra Archistorti, trentadue elementi diretti da Tiziana Caselli e alle prese con una tournée natalizia che non vuole essere solo un saggio di fine anno, ma un progetto basato sui diritti umani che viene da lontano, dal Venezuela, e che ha attecchito a Reggio Emilia. È da questa città che infatti hanno iniziato con la prima performance, presso il reparto di pediatria dell’Arcispedale Santa Maria Nuova. Musica e parole per i degenti della struttura reggiana sono della “Suite in bianco vestita” per orchestra mentre la voce narrante sarà quella di Sandra Righi, direttrice artistica di progetti che hanno coinvolto altre città emiliane, come Modena.

Il 21 dicembre, l’appuntamento invece è  stato doppio: al mattino il pubblico è stato quello delle classi quarte della scuola elementare Don Milani, sempre a Reggio Emilia e questa volta la narrazione è stata curata dalle madri dei musicisti dell’Orchestra Archistorti.  In serata, invece, la performance sarà ripetuta nella sala della Biblioteca Marco Gerra. L’ultima delle date dei concerti è prevista per l’antivigilia di Natale, il 23 dicembre, a Milano, con una platea composta dalla popolazione carceraria dell’istituto di pena lombardo e, appunto, la partecipazione dell’uomo del palcoscenico impegnato per eccellenza, Dario Fo. L’evento, organizzato con la partecipazione della Libera Università del Teatro a San Vittore, è il secondo che vede un’esibizione dell’intellettuale italiano insignito nel 1997 della più importante onorificenza mondiale per la letturatura. E, per lui, i bambini emiliani dell’Orchestra Archistorti sono una realtà da promuovere tanto che già da lui erano stato invitati a esibirsi in passato a Palazzo Reale.

Ma Fo non è l’unico nume tutelare dei piccoli musicisti di Reggio. Altro nome di peso è quello del maestro Claudio Abbado, colui che nel 2010 ha voluto portare anche in Italia il progetto nato nel 1975 in Venezuela per volontà di un educatore e attivista politico, José Antonio Abreu. È lo stesso accademico che ha fatto della didattica musicale uno dei propri strumenti d’intervento creando il cosiddetto “el sistema”, modello per l’educazione pubblica e gratuita rivolta a bambini e ragazzini senza differenza di ceto che nel Paese latino americano ha dato vita a 125 orchestre e cori di voci bianche. Partendo da questa realtà, dunque, nel 2011 l’idea di Abreu e la sua applicazione pratica sono sbarcata in Italia e a Reggio Emilia ha riguardato tre gruppi di bambini delle scuole elementari guidati, come spiegano i responsabili della Archistorti, in un “progetto non solo culturale e artistico, ma fortemente sociale ed educativo”. E così nel tempo si arriva alla composizione attuale dell’orchestra, fatta di trentadue elementi, alcuni dei quali già frequentano il primo anno delle scuole medie e che suonano strumenti ad arco, come violini, viole, violoncelli e contrabbassi. Musica, dunque, ma anche, viene sottolineato “in primo piano quelli che sono i diritti umani, la sensibilizzazione verso i più fragili, i più deboli, verso le differenze”.


Concerto di Natale a San Vittore con Dario Fo, l' Orchesta Archistorti e la Libera Università del Teatro

23 dicembre 2013 ore 17.00

Natale diverso a San Vittore

con Dario Fo, l' Orchesta Archistorti e

la Libera Università del Teatro a San Vittore

Torna Dario Fo ospite a San Vittore per la seconda volta. Grazie alla sua volontà che da sempre lo tiene legato al problema delle carceri, grazie all’autorizzazione della Direzione e in collaborazione con la Libera Università del Teatro, un eccezionale gruppo di piccoli cantori, l’orchestra giovanile Archistorti di Reggio Emilia, diretti da Tiziana Caselli, regalerà alle persone recluse e al personale del carcere la possibilità di assistere ad uno straordinario concerto-spettacolo.

Gesto non solo culturale, quello voluto da Fo, ma anche di grande pietas, nei confronti di persone che patiscono ogni giorno condizioni drammatiche.

Noi italiani dobbiamo recuperare la coscienza del nostro valore e impegnarci per rivalutare la nostra grande tradizione culturale, anche e soprattutto nei luoghi della sofferenza, dove l’arte è enormemente necessaria – afferma a gran voce Dario Fo.

San Vittore, uno dei carceri più discusso per il problema del sovraffollamento e dei disagi, cerca ormai da tempo, grazie alla Libera Università del Teatro, diretta dal CETEC e da Donatella Massimilla, di contribuire in maniera determinante alla formazione alla persona attraverso il teatro, al recupero della dignità e della speranza dei detenuti con cui lavorano.

Grandi volontà, culturali e ancora di più umane, si sono unite per portare all’interno della suggestiva chiesa di San Vittore, lunedì 23 Dicembre in occasione del Natale, un’orchestra di 32 bambine e bambini con un grande progetto non solo musicale, ma anche di sensibilizzazione verso i diritti umani.

Già invitati dal Maestro Fo ad esibirsi a Palazzo Reale, durante la sua ultima mostra, i piccoli musici tornano del capoluogo lombardo un po’ più grandi e sempre più vicini al progetto che li sostiene.

Una doppia sensibilità quella di Dario Fo, non solo nei confronti di chi sta “dentro” ma anche di chi è “fuori”, e vive di cultura e musica per combattere una situazione di marginalità.

Così, la volontà di portare gli “Archistorti” a San Vittore, vuole essere da sostegno ad un’importante attività dell’orchestra che attraverso la musica e le persone che nella musica credono, cerca di coinvolgere bambini e ragazzi che vivono in contesti a rischio, per dar loro un’opportunità di vita.

Il progetto dell’Orchestra Giovanile Archistorti rientra all’interno del Sistema di Orchestre e Cori Giovanili e Infantili in Italia, di cui Reggio Emilia è una delle città pilota.

Questo progetto, nasce in origine in Venezuela nel 1975 dal M° Abreu con la finalità di togliere i bambini dalle favelas, dalla droga e dalla prostituzione minorile, dando loro la possibilità di un riscatto sociale attraverso la musica.

Nel 2010 lo stesso progetto viene proposto in Italia dal M° Claudio Abbado, mantenendo le stesse finalità e le stesse modalità (prima fra tutte la gratuità completa per tutti i bambini), facendo sì che questo resti, anche in Italia, un progetto non solo culturale ed artistico ma fortemente sociale ed educativo.

Nel febbraio 2011 nascono così tre piccoli nuclei in progetti pomeridiani all’interno di tre scuole elementari della città emiliana. Ora l’Orchestra è formata da 32 bambine e bambini (ormai frequentano quasi tutti la prima media) che suonano strumenti ad arco: violini, viole, violoncelli e contrabbassi con l’insegnante Tatiana Caselli. I bambini e le bambine dell’Orchestra, stanno facendo un percorso che oltre all’aspetto musicale, tiene in primo piano quelli che sono i diritti umani, la sensibilizzazione verso i più fragili, i più deboli, verso le differenze.

Un Natale da ricordare!


DARIO FO: BEPPE E' UNO DI SINISTRA, SBAGLIATO ACCOSTARLO A BERLUSCONI

 

Intervista di Matteo Pucciarelli a Dario Fo | la Repubblica 8 Dicembre 2013

MILANO - "Personalmente non mi piace quando si colpiscono i sentimenti delle persone con il sarcasmo", dice Dario Fo - icona della sinistra, premio Nobel da un po' di tempo tra i padri nobili del M5S - a proposito del blog di Grillo contro Maria Novella Oppo dell'Unità.

Quindi Grillo ha sbagliato a mettere all'indice la cronistra?

"No, aspetti. Ha solo detto che le cose scritte a proposito del movimento non sono vere. Io me li sono andati a rileggere quei pezzi della Oppo: sono pieni di falsità."

Ma è vero che vi siete sentiti con Grillo e dopo lui ha tolto il post dalla homepage del blog?

"Ho parlato con Casaleggio. Vede? A me fa enormemente piacere se una mia osservazione è utile a far cambiare idea."

E come vi siete chiariti?

"Non c'era nulla da chiarire, io parlo con molta libertà e sincerità e l'ho fatto anche sta volta. Nessun Problema.

Perchè prendersela con i giornalisti, però?

"Ma non sono i giornalisti in sè, solo chi dice menzogne. E lo sa perchè se la prendono tanto con il M5S? Perchè in tanti hanno il terrore di questi ragazzi che vogliono un cambiamento vero. Vedo tanto egoismo in giro, e tanta paura di perdere privilegi.

Esiste anche la querela, se ci si sente diffamati, o no?

"Si, poi passano anni e non si risolve nulla e si spendono patrimoni in avvocati. Sa quante ne ho ritirate io?

Grillo dice di fermare all'ingresso del parlamento gli eletti abusivi. Concorda?

" Lui utilizza il suo linguaggio, ma sono d'accordo. Mi scusi, ma se sono illegittimi perchè fare gli ipocriti? In un paese normale per una cosa del genere il governo sarebbe già crollato, siamo alla follia. La follia di una sinistra che sta insieme alla destra."

Non le fa effetto vedere che Grillo e Berlusconi adesso hanno lo stesso obbiettivo da colpire, cioè Napolitano?

"Non mi provochi. Non metta sulla stesso piano due persone diverse tra loro. Berlusconi pensa solo ai fatti suoi. Grillo ha smesso di lavorare e ha dato spazio a dei giovani volenterosi. E' come dire che comunismo sono la stessa cosa, solo perchè magari combacia un punto in un determinato momento."

E Grillo sarebbe il comunismo immagino..

"E' un uomo di sinistram di sicuro. Come me. Magari ci arriviamo in modo diverso, ma è così".

 

[Riproduzione riservata]

 

 

 

ARTICOLO PUBBLICATO SU ILFATTOQUOTIDIANO.IT il 6 dicembre 2013

 

Grillo contro giornalisti, Fo: “Nessun linciaggio, ma smettano di sputtanare” Il premio Nobel interviene sull'attacco dell'ex comico alla stampa "ostile" ai 5 Stelle. "Non accetto un linguaggio di questo genere", dice. Ma aggiunge: "I primi che devono cambiare registro sono proprio alcuni cronisti"  

Leggi Articolo Completo : clicca qui.